Alakim – Le regole del gioco di Anna Chillon

Italia, 2015

pagine: 435

Protagonisti: Alakim, Nicole, Muriel

Casa editrice: Self

Genere: Urban Fantasy

Data di Uscita: 26 settembre 2015

Serie Alakim #2

Alakim – Le regole del gioco di Anna Chillon

Lontano. Solo. Libero di accantonare quel poco di umanità rimasta, Alakim terrorizza le notti parigine dando sfogo alla parte più oscura di sé.

È in queste condizioni che s’imbatte in un un uomo dalle grandi risorse ed empia inventiva, il cui potere cela azioni criminali. Alakim resta perciò a Parigi, lungi dall’idea di far ritorno e ignaro di chi, per amore o per vendetta, si è già messo sulle sue tracce.

Per trovarlo, Nicole e Muriel hanno infatti deciso di intraprendere un viaggio che li costringe a mettersi in gioco nel più esplicito dei modi.
Scelte difficili e persone senza scrupoli ostacoleranno il loro cammino, ma ciò che conta è trovare Alakim per essere uniti ancora una volta nel tentare l’impossibile, scommettendo ancora tutto in nome di un’amicizia.

Lotteranno, cederanno alla carne e scenderanno a compromessi con la propria coscienza, per comprendere che, in fin dei conti, il “gioco” non è soltanto quello che si palesa come tale, ma è la vita stessa, nella quale ogni vittoria non è altro che l’inizio di una nuova avventura.
E chi tira le fila, non sempre ottiene esattamente ciò che vuole.

Secondo volume della saga che, rispetto al precedente, ha una svolta decisamente più cupa.
Alakim lascia Marsiglia alla volta di Parigi, ma di certo non per una vacanza rilassante ai piedi della Torre Eiffel. La vita parigina sarà funestata da nuove conoscenze, che porteranno il serafino ad affondare i denti nella gola della propria oscura natura, senza porsi limite alcuno, e incentivato da un personaggio ambiguo e crudele.
La sua partenza lascia sconcertati Muriel e Nicole, che decidono di mettersi sulle sue tracce. Il viaggio sarà una reciproca conoscenza e scoperta, entrambi metteranno in gioco se stessi, condividendo segreti e paure. La complicità li avvicina e li attrae come un magnete, e per tutto il libro si percepisce la tensione sessuale fra i due, che se nel primo era appena accennata, ora è quasi sul punto di sfociare.

Ma le regole del gioco sono dettate dal destino e da catene ben più forti della passione: sono quelle della mente, sono fatte di antichi e nuovi legami, di carne e di sangue, e vanno oltre l’umana comprensione di Nicole.
La giovane Invocantes è perennemente combattuta tra la paura e il forte sentimento che la lega ad Alakim; attratta e ipnotizzata dal fascino di Muriel, che io definisco intossicante.

Vide Muriel e inevitabilmente fu colta da un tremito. Ebbe la netta impressione che quel ragazzo appartenesse a un altro mondo e in fondo era proprio così, almeno per la sua parte angelica, oltre che per la sua incomparabile bellezza.”

Tuttavia, il libro ha un tono minore rispetto al precedente, nonostante ci fossero i presupposti per una trama sostanziosa e tanta carne sul fuoco. Invece, l’ho trovato a tratti dispersivo, inframezzato da personaggi secondari dall’apporto quasi insignificante, ma, più di tutto, non approfondisce la complessa personalità di Muriel.

Sarebbe stata, invece, l’occasione migliore per stuzzicare l’appetito del lettore su un personaggio così ambiguo, complesso e affascinante, tanto quanto Alakim. Unica nota positiva, l’approfondirsi del legame Alakim-Muriel-Nicole, con una svolta decisamente interessante.

Non c’era buon senso, non c’era nessuna logica, c’era soltanto la nuda e cruda realtà, il suo sentirsi trascinare giù, sempre più giù da quelle braccia forti, e l’ardire di una ragazza che era disposta ad andare contro tutti e tutto pur di inseguire il suo cuore.

Eh, no! Basta così… leggetevi il libro, perché vale la pena solo per quello.
Le ultime pagine sono una stoccata al cuore, intense e ricche di pathos, si capisce quanto l’autrice abbia sofferto e messo tutta se stessa in un finale che finalmente regala una grande gioia.

Vorrei concludere con una riflessione… e sarò estremamente sincera.
Ho trovato il libro e la trama un po’ accomodanti, come se l’autrice avesse il timore di scontentare le lettrici, tenendo cosi sopito il vero intento delle storia; insomma, “ha tirato il freno mano” e il risultato è un libro che manca di mordente, in alcuni punti.

La scrittura è, come al solito, ineccepibile, mai una sbavatura, sempre attenta ad analizzare ogni piccola sfumatura del grande dilemma bene vs male, senza risultare banale e scontata. Ad un talento come suo, si perdona anche questo scivolone!

Giudizio:

Classificazione: 4.5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

● CHarlot ●

 

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