Duologia Come miele e neve e Fade Into You di Siro T Winter

Italia, 2015

pag. 611

Protagonisti: Lou, Vilhelmi

Casa editrice: Self

Genere: Contemporary Romance

Duologia Come miele e neve e Fade Into You di Siro T Winter

«Perché batte il cuore?»

È questa la domanda che Lucia “Lou” Zarda, trent’anni, si è posta per tutta la vita.
Ferita e delusa dopo la fine della storia decennale con Andrea Marini, Lou vive nel suo mondo fatto di colori e tele e di lunghe passeggiate solitarie fino alla spiaggetta che guarda al parco di Seurasaari di Helsinki, divisa tra il lavoro al Museo d’arte contemporanea e il bozzolo sicuro della sua piccola casa.

L’incontro inaspettato con il musicista che vive a pochi passi da lei, l’affascinante e misterioso Vilhelmi Niemi e i suoi verdi occhi di giada getterà mille dubbi su Lou, investendola con un turbinio di nuove emozioni, incertezze e speranze.
La voglia di lasciarsi andare si scontra con l’antica paura di non essere abbastanza.
Scappare o restare rischiando di essere ferita di nuovo?
Lasciarsi amare o rifugiarsi nella solitudine rassicurante?

Un susseguirsi di eventi inaspettati spingerà Lou a compiere una scelta che potrebbe cambiarle per sempre la vita.
Anni dopo, il destino porterà nuovamente Lou ad Helsinki, nella terra che l’ha adottata e nella quale si sente a casa, la fredda e magica Finlandia con le sue aurore boreali e il sole di mezzanotte, dov’ è sempre stato il suo cuore.
Il ricordo di Vilhelmi, di colui che ha amato profondamente, non l’ha mai lasciata, tormentandola anche nei sogni.
Forse le loro strade si incroceranno ancora una volta e Lou troverà la risposta alla sua domanda.

Perdersi.
Per ritrovarsi, cinque anni dopo, l’uno di fronte all’altra.
E perdersi ancora, nel miele degli occhi di Lou, tra le braccia di una donna che ha nascosto chissà dove la Prinsessa sognante che era un tempo.
Un tempo che sembra essersi fermato nell’istante in cui vi siete sfiorati la prima volta.
C’era la neve. C’era Katty. C’eri tu, con il cuore freddo come adesso.
C’era lo stesso, disperato desiderio di assaggiare quel miele.

«Non posso parlare per tutti, ma so perché batte il mio, di cuore. Solo perché amo te.»

La lasci entrare.
Nella tua casa, nella tua vita.
Perché nonostante il dolore, nonostante il rancore e quella neve che non sembra voler smettere di avvolgerti, sai che lei è la tua casa. La tua vita.
E sai che vi perderete ancora, per poi ritrovarvi.
Tu e la tua Prinsessa.
Sei pronto, anche se ancora non lo sai.
Lo sei sempre stato.
Perché anche tu sai per quale ragione batte il tuo cuore.
Per chi.
Lei.
Lou.

Non pensi che amare qualcuno e legarsi a lui sia qualcosa che vada al di là della fede in una religione?
Non credi che non ci sia bisogno che qualcuno dichiari che appartieni a quella persona per renderlo vero?
Quando scegli qualcuno, lo fai con il cuore e con l’anima… da solo.
Da solo con lei.
Siete solo voi due e il resto del mondo è fuori.

Lucia, Lou per gli amici, è la bella protagonista di questa duologia, un’italiana trasferitasi per lavoro e una nuova vita in Finlandia. Lunghi capelli rossi, un sorriso dolce e la mano sempre tesa ad aiutare chiunque ne abbia bisogno, che sia un simpatico vecchietto troppo solo, un gattino smarrito nella neve, o un uomo cinico e solitario. Intorno a lei gli amici onnipresenti, spesso invadenti, a volte egoisti, sempre pieni di buona volontà e amore per lei.

Leggendo “Come miele e neve” possiamo incontrare il buon vecchio Aappo e commuoverci ai suoi ricordi e discorsi pieni di saggezza dolorosa, ridere a crepapelle con Simone e le sue battute irriverenti, sorridere con le manie compulsive di Nur, che ama i bei vestiti e i begli uomini, e li rinnova entrambi con la stessa facilità, leggere le mail dell’amica Mara, la sorella che Lou non ha mai avuto, e, ultimo ma non ultimo, possiamo innamorarci insieme a lei del suo bel vicino tenebroso, Vilhelmi Niemi, di professione cantante in una famosa band e spezzacuori dell’universo femminile. Il tutto ambientato nel paesaggio innevato alla periferia di Helsinki, dove Lou vive, portando la sua luce e il suo calore tutti tipicamente italiani.

Le giornate della protagonista e dei suoi amici sono descritte con quasi maniacale esattezza, tutte molto simili, togliendo purtroppo freschezza al racconto e rischiando di addormentarci, finché…due incredibili occhi di giada e un paio di mani eleganti da musicista non invadono le pagine e ci ridestano come il principe la sua principessa delle favole.

Ogni volta che Vilhelmi Niemi entra in scena lo fa da dominatore, abituato a calcare il palcoscenico, affascinante e intrigante come Dracula, pure senza mantello nero. Credetemi, non è solo Lou a restare stregata, Vilhelmi ci sa fare, mentre dosa sapientemente parole, sorrisi e sguardi.

Schivo, ombroso, spigoloso e lunatico, come troppo spesso sono i musicisti, vive in una soffitta e scruta i dintorni della propria casa, osservando una ragazza aggirarsi nella villetta di fronte e nel giardino, bevendone curioso la vitalità e soprannominandola “il fantasma”.

Ogni volta che apparivi a quella finestra il sole spuntava improvvisamente, anche se era un giorno di pioggia o c’era nebbia o neve e ghiaccio. Non sapevo il tuo nome né conoscevo il tuo viso, eppure ogni volta che guardavo fuori speravo di vederti.
Tu mi riscaldavi ancora prima di entrare nella mia vita.

Il destino, nelle vesti di un gattino infreddolito, li fa incontrare una sera sotto la neve e… quell’incontro li segnerà entrambi. Troppo diversi e troppo simili, toccano ognuno il cuore dell’altra nel giro delle poche frasi che si scambiano.

Quindi è già tutto finito? Si innamorano e vissero per sempre felici e contenti? …Quanta fretta! Non è così semplice la storia di questo amore, perché non segue schemi precisi, e non deve difendersi solo dai soliti antagonisti romantici, interpretati da ex e altri spasimanti tra i piedi. I veri nemici di Lou e Vi sono i loro caratteri: troppo insicura e spaventata lei, troppo orgoglioso e indipendente lui. Le precedenti esperienze, disastrosa quella di Lou, sciocche storie di letto quelle di lui, li segnano e minano la loro intesa.

Lou scappa via senza dare spiegazioni, nel momento in cui l’amica Mara ha bisogno di lei, lasciando due cuori spezzati, il proprio e quello di Vilhelmi.

Il tempo passa senza portare beneficio a nessuno dei due, anzi complicando le cose. Del resto, se fuggi senza aver dato spiegazioni non puoi tornare sui tuoi passi, e senza qualcuno a risponderti, non puoi nemmeno far domande. Così, semplicemente entrambi accettano la lontananza come una scelta dell’altro.

Passano cinque anni e un fatto nuovo riconduce una Lou cresciuta, più sicura di sé e disposta a raccontarsi davvero, in Finlandia. E Niemi intanto? Sarà andato avanti con la sua vita o ricorderà ancora il fantasma dai capelli rossi che incendiava le sue notti di passione?

Senti freddo ma il fuoco che ti arde dentro non accenna a placarsi. E tra quelle quattro mura ti senti soffocare. Sei in gabbia, e la tua gabbia ha sbarre invisibili e resistentissime.

A questo punto devo aprire una parentesi. Leggere e recensire questi due libri non è stato molto facile per me. Sono da sempre appassionata dalle storie di musicisti solitari e ombrosi. Mi scatenano l’ormone come poco altro sa fare, e le vado cercando con il lumicino. Ne ho lette tantissime e ovviamente sono diventata molto selettiva. Confesso quindi subito che purtroppo il primo libro della duologia non mi ha colpito in maniera troppo positiva, e se non fosse stato per la presenza dirompente di Vilhelmi Niemi, non so se sarei riuscita a proseguire la lettura.

Troppe pagine sono dedicate a quante docce, spesa e colazioni fanno i personaggi, mentre i dialoghi superficiali dei vari amici ti strappano qualche sorriso ma alla lunga ti annoiano… ma come ho già scritto più sopra, quando stavo per cadere addormentata sul kindle compariva il Principe di giada e…cavolo se mi risvegliavo! Meglio di un’endovena di caffè. E quando sono passata alla lettura del secondo libro della serie…magia. La scrittura è cambiata tantissimo, risultando molto più matura, come se l’autrice fosse cresciuta insieme alla sua protagonista.

Meno chiacchiere futili, descrizioni più brevi, e soprattutto i dialoghi dei personaggi sono diventati profondi e convincenti. Senza che il bel tenebroso perdesse un briciolo del suo fascino straniero, ne ha acquisito anche la bella Lou e… l’intreccio è diventato ipnotizzante. Leggevo e volevo sapere velocemente cos’altro stava per succedere. Cosa avrebbe detto chi. Come avrebbe reagito chi altri. In un susseguirsi di fatti e giorni avvincenti.

E il secondo protagonista maschile, artefice di gran parte della crescita emotiva di Lou, è il suo vecchio vicino di casa, pittore di fama, amico di lei come anche di Vilhelmi. A lui sono affidate le molte perle di saggezza che ho salvato durante la lettura. Davvero un incantevole personaggio, attento, gentile, sapiente, una specie di lord nordeuropeo che ho amato moltissimo.

Mia cara bambina, l’amore non ha tempo, non ha luogo, non ha scuse. L’amore è l’unica cosa che continua a muovere il mondo intero, a farci battere il cuore anche quando pensavamo che non sarebbe stato più possibile, a farci fare le cose più folli e meravigliose, a farci rischiare di perdere tutto e al contrario trovare tutto.
…Quando sarai pronta, porta il tuo cuore a casa. È sempre stato lì ad aspettarti. Non avere paura.

Volendo tirare le somme, l’impressione risultata da questa serie è estremamente positiva per me e non posso che consigliarne la lettura a chiunque cerchi una romantica e appassionante storia d’amore e… non disdegni una prima parte dal tono liceale-cameratesco.

Per quanto mi riguarda, Siro T. Winter ha tutta la mia attenzione per le sue prossime pubblicazioni!

Casa è dove si trova il cuore.

Giudizio complessivo

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità

Violenza /

Navillus

Un pensiero su “Duologia Come miele e neve e Fade Into You di Siro T Winter

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.