Gods & Monsters di Saffron A. Kent

Titolo Originale: Gods & Monsters

Usa: 2018

Pagine: 416

Protagonisti: Abel, Evie
Genere: Contemporary Romance

Casa Editrice: Hope Edizioni
Data di Uscita: 23 febbraio 2021

Gods & Monsters di Saffron A. Kent

Lui era un artista. Lei era la sua musa.
Per tutti in città, Abel Adams era la progenie del diavolo, un ragazzo che non sarebbe mai dovuto nascere. Un mostro.
Per la dodicenne Evie Hart, era soltanto un ragazzo con capelli dorati, magliette morbide e una macchina fotografica. Un ragazzo che amava scattarle fotografie e portarle di nascosto cioccolatini, prima di cena. Un ragazzo che la faceva sentire speciale.
Nonostante gli avvertimenti della sua famiglia, Evie lo ha amato in segreto per sei anni. Si sono incontrati in aule vuote e si sono baciati nei ripostigli bui della chiesa.
Finché non hanno più potuto farlo.
Finché è giunto il momento di scegliere tra l’amore e la famiglia, ed Evie ha scelto Abel, perché il loro amore valeva quel rischio.
Il loro amore era leggendario.
Le leggende, però, raccontano di scelte, ma anche di errori. E per Abel ed Evie, l’artista e la musa, questi errori arriveranno sotto forma di luci, videocamere e sesso.

Cos’ho appena finito di leggere?

Questa volta ho davvero difficoltà a parlarvi di questa lettura senza fare alcun tipo di spoiler…

Intanto inizio con una raccomandazione a cui chi mi conosce è ormai abituato: liberate la mente dai pregiudizi e pensate solo al punto di vista dei due protagonisti che cercano un riscatto e contemporaneamente una forma di vendetta da chi li ha oppressi per anni.

Abel e Pixie sono due giovani che la cittadina in cui vivono e i genitori di lei non vogliono insieme. Anni prima hanno stabilito che il ragazzo fosse “un abominio che non doveva esistere” e pertanto che nessuno dovesse essergli amico, figuriamoci innamorarsi di lui.

E invece Pixie è una ragazzina adorabile che vede sempre il sole e il bene anche dove regna solo l’oscurità più malvagia. Lei salva lui dalla solitudine e lui la salva da una vita monotona e senza prospettive. Dal mio punto di vista è questo il senso della storia e del loro amore travagliato: una possibilità per entrambi ma che ognuno dei due regala all’altro. Cosa può esserci di sbagliato nell’amarsi e farsi reciprocamente del  bene? Assolutamente nulla.

E quando i due ragazzi trovano un lavoro, ben pagato e onesto anche se, diciamo,  fuori dalle regole comuni, cosa c’è di sbagliato in esso? Di nuovo, assolutamente nulla, a parer mio.

“È un prodotto di questa società. È un prodotto di tutto l’odio e della ristrettezza mentale della mia città natale. Mi fa pensare che i mostri non nascano, si creino. Li creiamo noi, tramite le nostre azioni, tramite la nostra sconsideratezza. Li creiamo con le nostre mani e poi, puntiamo loro il dito contro.”

Quanta verità c’è in queste parole?  Se non fai del male a nessuno, puoi fare quello che meglio credi. E se hai ricevuto un torto, se chi avrebbe solo dovuto amarti e ascoltare i tuoi sogni e i tuoi desideri ti ha invece solo deriso o messo alla gogna, che male c’è nel prendersi una rivincita plateale? Abel e Pixie meriterebbero solo degli applausi. Con l’assicurazione che tutti nel mondo sono liberi di esprimere il proprio amore come meglio desiderano. O lo saranno in un futuro che tutti speriamo prossimo.

“Tu eri l’unica che migliorava le cose. Eri l’unica che mi faceva stare meglio con me stesso. Mi guardavi come se fossi una sorta di miracolo. Come se avessi importanza. Ma anche quello era così difficile da ottenere.
Voglio giustizia.
Voglio cambiare il mondo, così nessun bambino dovrà mai sopportare le conseguenze delle azioni dei suoi genitori.”

Eppure a questo punto manca ancora qualcosa: Abel e Pixie sono due giovani incompleti perché cresciuti senza amore, senza la possibilità di capire, sbagliare, imparare dai propri errori, arrabbiarsi, perdonare. E devono quasi “crescersi” da soli, darsi regole ed esempi. Dimostrando alla fine di essere “dei” a quel mondo che li voleva “mostri”.

“Un filosofo francese una volta ha detto che ogni uomo nasce tabula rasa. Nessuno è buono o cattivo, non finché non entra in contatto con altre persone. Solo allora, un uomo prende forma e diventa qualcosa, un mostro o un dio. Spesso, entrambi. È questo il bello di essere umani. Si può essere tutto ciò che si vuole.”

Fermo restando che Gods & Monsters probabilmente non è una lettura che tutti i palati apprezzeranno, o almeno nella sua parte centrale, io l’ho amata e ne sono rimasta molto colpita, anche e soprattutto per l’originalità della trama. La Kent è una scrittrice sorprendente di cui spero di leggere molto altro!

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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