Il colbacco di Sofia di François Morlupi

Italia: 2020

Pagine: 464

Protagonisti: La squadra del Commissario Ansaldi

Genere: Thriller

Casa Editrice: Edizioni Croce

Data di Uscita: 12 luglio 2020

Il colbacco di Sofia di François Morlupi

In una gelida mattinata d’inverno, un ragazzo entra nel Commissariato Centrale di Sofia per consegnare una chiave USB all’ispettore Dimitrov. La pennetta contiene un video dove un uomo viene brutalmente assassinato. L’ispettore, un uomo dai modi bruschi e violenti, corrotto fino al midollo, non fa in tempo a interrogare il testimone che quest’ultimo si uccide, mordendo una capsula di cianuro.

Prima di morire però, il ragazzo lascia un bigliettino con scritto un nome: Ansaldi. È l’inizio di un’indagine spaventosa e senza precedenti, che la squadra di Monteverde affronterà con un indubbio senso del dovere ma anche con tanta paura. La lunga scia di sangue porterà il commissario Ansaldi nella fredda, inospitale e distante Bulgaria e metterà a dura prova la sua pazienza, le sue ansie, la sua professionalità e soprattutto la sua vita.

Prima di parlare del seguito del fortunato e pluripremiato Formule Mortali (recensione qui), vorrei fare i complimenti a Morlupi per aver inserito un prologo nel quale vengono riassunti i fatti, se tutti gli autori facessero lo stesso, la vita di noi lettrici sarebbe mooolto più semplice.

Resta inteso che Formuli mortali è un ottimo thriller e perdereste molto a non recuperalo!

Dopo aver letto il primo libro ero rimasta con molti interrogativi e la curiosità di sapere qualcosa di più sui protagonisti, in particolare sul Vice Commissario Eugénie Loy, la più forte e paradossalmente la più fragile della squadra.

Ho compreso l’inferno che ha vissuto e che l’ha portata ad essere la donna che è, ma in lei c’è una tale forza e determinazione che, in un futuro non molto lontano, spero possa trovare la pace che merita.

E poi c’è il tenero Ansaldi, il suo amore per l’arte e la letteratura lo aiuta a non sprofondare nelle sue ansie, nelle sue paure e nelle sue insicurezze…insieme a una buona dose di medicinali.

 “Del resto, io e te, cara Eugénie, di cosa dovremmo avere più paura? Più che la morte, a noi spaventa la vita”.

Se in Formule mortali l’azione si svolgeva tra Roma e la solare Corsica, ne il Colbacco l’azione si sposta nella gelida Bulgaria, mentre il resto della squadra aiuta, come può, da Roma.

Ad attenderli a Sofia troviamo due personaggi del tutto antitetici ai nostri “eroi” romani: il commissario Dimitrov e il suo vice Balakov. 

Dimitrov è il lato peggiore della natura umana, si circonda di escort, è dedito ad affari illeciti, dirige le indagini con metodi molto poco ortodossi e terrorizza i suoi sottoposti allo scopo di tirare fuori il meglio da loro, o almeno così crede.

L’antagonista è sempre lo stesso: Alfa e Omega, il Male puro e assoluto che trova le sue radici nel Dark Web e opera attraverso un personaggio misterioso, tanto crudele quanto assetato di potere.

”È in questo modo che si diventa mostri. Combattendo il male, si diventa a propria volta, parte integrante di esso. Non esistono più confini e ci si perde in quel buco nero”

Non c’è solo crudeltà e violenza in questo secondo romanzo di Morlupi, c’è anche del sano umorismo che ci aiuta a superare le tenebre del lato più oscuro della natura umana; c’è amore, amicizia, sacrificio e speranza…

Un thiller ben costruito, a tratti crudo, in cui l’autore ha saputo scavare nell’animo umano per creare dei personaggi veri, coerenti, con le loro fragilità e le loro paure, ma allo stesso capaci di compassione e atti di eroismo.

Una storia avvincente in cui il male e il bene a volte sono così sfumati da confondersi.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Violenza:

Leelan

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