Kill di Amo Jones

Titolo Originale: In Fury Lies Mischief

Usa: 2021

Pagine: 513

Protagonisti: Killian, Saskia

Genere: Dark Romance

Casa Editrice: Virgibooks

Data di Uscita: 1 gennaio 2022

Serie Midnight Mayhem #2

Kill di Amo Jones

Benvenuti al Midnight Mayhem. Non siamo un circo, non siamo un luna park, e l’unica cosa che dovreste temere di perdere stasera… è la vostra salute mentale.

Non ho mai desiderato nulla più di lei.
Non ho mai odiato nulla più di lui.
Poi è cambiato tutto.
Poi è cambiato tutto.

Killian Cornelii è sempre stato la peggiore delle calamità. Mi è entrato sotto la pelle, e ha lambito la mia anima corrotta con le sue dita. Ma non gli è bastato accarezzarla. L’ha dovuta piegare, perché si adattasse ai suoi palmi. Alle sue mani, che sanno dare conforto, quando non impartiscono crudeltà.
Pensavo di conoscerla.
Ed io pensavo di conoscere lui.
Questa non è una storia d’amore, il coronamento di due anime gemelle che si incontrano e si innamorano perdutamente.
Al Midnight Mayhem non c’è posto per l’amore. Ognuno di noi si esibisce nel proprio spettacolo, ognuno di noi inscena i propri trucchi ed i propri inganni.
Ma c’è qualcuno che è in grado di ingannare perfino Kill.
Perché al Midnight Mayhem non abbiamo un cuore.
Fingiamo solo di averne uno.
Tic. Toc. Tic. Toc.

E bentornata nel Circo dei Folli a me!

Dopo il viaggio pazzesco sulle montagne russe fatto durante la lettura di King, il primo volume, credevo di conoscere abbastanza Amo Jones da pensare che nessun personaggio mi avrebbe più sorpreso all’interno del Midnight Mayhem.

Mai errore fu più grande. Killian è imprevedibile come chi unisce alla pericolosità del suo stile di vita la follia della sua indole. Allora mentre leggevo mi sono detta “per bilanciare una tempesta simile ci vuole un’acqua tranquilla”. Ridete pure di me perché ho pensato un’altra cavolata: Saskia è forse perfino più spostata.

Entrambi sono fuori come balconi tirolesi addobbati di fiori e lucine! E il povero lettore viene trascinato, sballottato e allucinato attraverso tutta una serie di situazioni, flashback, segreti, rivelazioni, bugie e altri personaggi, vecchi e nuovi, che creano altre situazioni, nuovi segreti, altrettante rivelazioni, ecc ecc, come nella scatole cinesi.

Un rompicapo in cui ci si destreggia a fatica e si vede la luce a tratti, come in una scena psichedelica: chiudi gli occhi, li riapri e la scena è completamente diversa e quello che avevi creduto di capire si rivela più o meno… tutto sbagliato!

Ciò fino a circa metà libro, quando finalmente la matassa inizia a dipanarsi per arruffarsi di nuovo però in un altro mondo parallelo a quello del Midnight Mayhem, ovvero quello di Patience. Cos’è? Definirlo è un po’ difficile: se consideriamo il Midnight Mayhem una tribù oltre che un circo, ecco, allora Patience è la tribù/circo antagonista. E ciò che nel Midnight Mayhem sembra pericoloso e fuorilegge, in Patience è quadruplicato.

Gli occhi del frastornato lettore alla fine sono abbagliati dalla crudeltà e fierezza di quasi tutti i personaggi, come se si trovasse allo zoo degli animali più selvaggi al mondo. Il Padrino? In confronto è la favola di Pollicino.

Eppure sono rimasta ipnotizzata e incollata alle pagine per capire e trovare spiegazioni a tutti i comportamenti, motivazioni a tutti i sentimenti di odio, attrazione, lealtà e infine amore, decisamente malato ma innegabile. Killian e Saskia sono il prodotto di una vita sempre oltre i limiti, senza paura, senza freni, senza leggi. Una vita al massimo che può portarli solo alla dannazione, a meno che non si scontrino tra loro, annullandosi.

E l’amore è in ogni favola, anche quella più nera, l’unica via di redenzione.

“Forse è per quello che le anime gemelle vengono chiamate così, perché riescono a vedersi anche quando l’occhio umano non ne è in grado.”

E ora? Ora ho quasi paura di leggere Kyrin, ma nulla potrà trattenermi dal salire di nuovo sulle terribili e maledette montagne russe del Midnight Mayhem!

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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