Ray of Darkness di Paola Gianinetto

Italia: 2019

pagine: 250

Personaggi: Lily, Damon

Casa Editrice: Emma Books

Genere: Storico

Data di Uscita: 13 febbraio 2019

Ray of Darkness di Paola Gianinetto

Saprà il guerriero invincibile conquistare un cuore che trema? 

Mar dei Caraibi, inizio XVIII secolo. Lily Archer ha vent’anni quando suo padre, prima di essere barbaramente ucciso, le salva la vita imbarcandola di nascosto su una nave. Qualcosa però non va come previsto e Lily si risveglia a bordo della Ray of Darkness, capitanata dal pirata più temuto di tutti i tempi.

La crudeltà di Damon Blood lo ha reso leggenda. Da quando, anni prima, la persona a lui più cara l’ha tradito, il Demone Sanguinario naviga inseguendo la vendetta e soffoca nel sangue il suo dolore. 

Lily, con i suoi capelli d’oro e gli occhi del colore del cielo, è un’aperta provocazione al demone che è in lui, una sfida a soffocare l’innocenza nella malvagità, la luce nell’oscurità più profonda. 

Sullo sfondo dell’immensità dell’oceano, il diavolo e la fanciulla si scontrano nella battaglia più antica del mondo, finché una terribile rivelazione minaccia di trascinarli entrambi all’inferno e costringe il Demone Sanguinario ad affrontare la battaglia più difficile che abbia mai combattuto.

“Sam, ho sentito raccontare una storia, una volta. Una donna veniva catturata dai pirati e il capitano la regalava alla ciurma per tutta la notte. Al mattino, non ha avuto bisogno di ucciderla. Credi che il tuo capitano mi farebbe una cosa simile?”

Paola Gianinetto è una delle mie autrici preferite.

Il fatto che sia una connazionale e che abbia la capacità di addentrarsi in quel dark borderline che tanto mi piace, e che purtroppo spesso trovo solo nelle autrici straniere, le fa già di per sé acquisire punti.

Se poi aggiungiamo al tabellone che tratta generi che sin dall’infanzia mi hanno fatto battere il cuore, e che il suo stile è per me la figaggine fatta a lettura, ne risulta che l’arbitro in me alzi la paletta del 10 cum laude.

L’idea di recensire Ray of Darkness sinceramente mi ha messo un po’ di ansia addosso.

Considerando che l’ho letto in 8 ore concedendomi solo le pause vitali, e che il livello di adrenalina ed eccitazione post lettura m’ha totalmente rimbecillita, mi ritrovo carica di citazioni, film mentali, e munita di occhi a palla, stile viaggio allucinogeno.

Tutto questo per dire che sono talmente piena di gioia, amore e ormoni, che galleggio in una nuvola orgasmica, senza riuscire a trovare né capo né coda.

Penso che questa sarà una recensione sui generis, un parto naturale di emozioni provenienti direttamente dal cuore. Potrei anche parlare del libro, ma non è la storia in sé ad essere speciale.  

In fondo, si tratta di una docile fanciulla che si ritrova, per errore o per destino, a bordo della nave del più temuto pirata esistente.

E allora cosa lo rende speciale? Lei, Paola Gianinetto.

“Non appena l’uomo ebbe pronunciato quel nome, Damon si trasformò in una statua di pietra. Immobile, fredda, disumana.
Solo gli occhi rimasero vivi e le fiamme che ardevano nelle oscure profondità della sua anima consumarono l’aria circostante, corrosero il pezzo di cuore nero che ancora faticosamente batteva tenendolo in vita.
Il capitano della Ray Of Darkness scomparve e il Demone Sanguinario afferrò il bicchiere, scolandolo fino all’ultima goccia.”

Esistono gli amori a prima vista, no? Ecco, lei è il mio fottuto colpo di fulmine.

“Sotto l’ampio mantello nero era armato di tutto punto, alto, minaccioso e così grande da ostruire completamente l’apertura.

Ma non fu questo a farle comprendere di essere perduta: non la sua imponenza fisica, né tutte quelle lame lucenti e affilate, ma la luce diabolica proveniente dagli abissi degli occhi neri, che le apparvero come le porte dell’inferno.”

Il fatto che io rimanga senza parole ogni volta, che abbia la pelle d’oca in posti che francamente non pensavo fossero collegati al brivido da lettura, e che immancabilmente, che sia carne o pesce, il suo piatto mi riempia la pancia senza mai lasciarmi quel languorino da… dolcetto?
Be’, questo è senza dubbio indice di un romanzo bello- bello in modo assurdo, per citare Zoolander.

Ma vogliamo parlare dei dialoghi? Delle descrizioni? Del linguaggio? Dei personaggi? Tutto. Estremamente. Perfetto. Leggere ed essere presente, chiudere gli occhi e percepire. Cosa si potrà mai volere di più da un libro? Forse finirci dentro per magia?

Lasciamo perdere che inevitabilmente io mi innamori del protagonista maschile: che ve devo dì, so’ sensibile. Eppure persino ogni personaggio femminile è perfetto.

E in questo caso, Lily, nel suo essere candida come un agnellino non mi ha mai, e dico mai, fatto girare le palle. Lei, Lily la clandestina: una creatura pura e fiera, con la luce negli occhi e la speranza nel cuore.

La positività fatta a persona, perché sapeva di dover essere forte. Alla fine, per quanto una notte possa essere lunga e buia, spunta sempre il sole.

Ma non scordiamoci di Sam O’Connelly, il mozzo soprannominato Fiammifero. Colui che la scova sulla nave e che cerca in tutti i modi di proteggerla.

Pur non potendo minimamente competere con la prestanza fisica del capitano, ha le palle di sfidare la sorte.  E Jack Williams invece? Il secondo in comando, l’intrepido protettore  di fanciulle innocenti. Tutti straordinari.

Ed infine lui, Demon Blood, il diavolo.  Un uomo duro e crudele, ma il cui cuore, in fondo, è all’eterna ricerca di luce.

“Un diavolo non sa nulla del paradiso, ma se avesse dovuto immaginarne uno, sarebbe stata lei.”

In un epoca storica pregna di avventure, di gente grezza, di uomini rozzi e duri che devono assolutamente dimostrare la propria forza, il totale sprezzo del pericolo e l’indifferenza di fronte al dolore fisico, in un mondo che nasce col sorgere del sole affacciato sul più blu dei mari e che costantemente ricorda che tutto quello che è vivo può essere ferito e ucciso… in questo posto immaginario è ambientato uno dei libri più belli che io abbia mai letto.

“In quei pochi, orribili secondi, Lily respirò paura, la mangiò, la bevve, divenne la paura stessa, una paura talmente grande che non poteva che fermarle il cuore.”

Non perdetevi per nessun motivo al mondo questo romanzo storico. Leggetelo ed amatelo, appassionatevi e godetevelo. Un tesoro così prezioso è difficile da scovare.

Meravigliosa Paola, grazie di cuore.

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Cherry

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