The Rose di Tiffany Reisz

Titolo Originale: The Rose

Usa: 2019

Pagine: 400

Protagonisti: Lia, August

Genere: Erotic Romance

Casa Editrice: Hope Edizioni

Data di Uscita: 20 Agosto 2021

Serie The Godwicks #2

The Rose di Tiffany Reisz

Il giorno della sua festa di laurea, Lia riceve in regalo dai suoi genitori – ricchi collezionisti d’arte – un raro manufatto greco: una bellissima e antica coppa. Su quello splendido oggetto ha messo gli occhi anche August Bowman, amico dei genitori e ospite alla festa. Secondo August, la coppa, nota come “Kylix della Rosa”, veniva usata nelle cerimonie in onore del dio greco Eros e ha lo straordinario nonché pericoloso potere di far avverare le più intime fantasie sessuali.

Lia è scettica riguardo alle affermazioni di August e sospetta che, essendo lui stesso un collezionista d’arte, stia solo cercando di mettere le mani sul prezioso manufatto.

L’uomo, allora, la sfida a provare e, quando Lia beve dalla Kylix, si ritrova all’improvviso immersa in un mito erotico così vivido da sembrare reale. Con August al suo fianco, vivrà la più sensuale delle sue fantasie, un’esperienza che ha tutte le intenzioni di ripetere. August è pronto a pagare qualsiasi prezzo per entrare in possesso della coppa, ma Lia ha in mente un altro tipo di baratto, uno che intreccerà le loro vite in un modo che entrambi non possono neanche immaginare.

“Sfidi le convenzioni, storci il naso di fronte alle stupide regole imposte sempre alle donne e mai agli uomini, vivi la vita licenziosa di una… come l’hai definita? Amabile pervertita? Sei il mio tipo di ragazza.”

Amabile pervertita è esattamente la definizione che calza a pennello la nostra dea della scrittura erotica, ovvero Tiffany Reisz. È lei che sfida le convenzioni e le regole per raccontare con licenza di mille particolari ciò che più le aggrada, e lo fa sorridendo e intanto divertendo il lettore.

Un esempio? L’Olimpo degli dei (sì esatto, il monte greco in cima al quale vivono annoiati e pasciuti tutti gli dei dell’antichità) viene paragonato a una famiglia greca mafiosa! Del resto, a pensarci bene non è un concetto poi molto sbagliato, visto che come sappiamo ognuno di quegli dei ha capricci e vizi molto… umani e tende ad essere piuttosto vendicativo e permaloso su ogni questione.

Il fatto è che i nostri due protagonisti sono assolutamente fuori dal comune: Lia è la piccola Godwick, un peperino dalla vita rocambolesca e un carattere da vera maîtresse, nonché la figlia dei protagonisti del precedente libro della serie, e August è… non vi aspetterete mica che ve lo dica, vero? August è qualcuno a cui è impossibile dire di no, un vero mago, o meglio un dio del sesso e dell’amore. Con l’aspetto esaltante di… un guaio!

«Nelle nostre fantasie siamo più noi stessi che nella realtà.»
«O meno noi stessi. Ecco perché le chiamano fantasie e non ricordi.»

La trama scorre bollente come lava e tutto sommato prevedibile e tranquilla anche se qua e là la Reisz dà le sue pennellate magiche da filosofa dell’eros.

«La morte è un dono, in un certo senso. E anche la debolezza e la fragilità sono tutti doni. Le azioni umane hanno significati e conseguenze. Con gli dèi, è tutto solo un gioco. Tutti sono giocattoli e nulla ha importanza. Non imparano mai. Sii grata di essere un’umana mortale, Lia. Anche se a volte fa male.»

Chi di voi come me ha avuto il piacere (o dispiacere, dipende dai gusti) di studiare mitologia antica ritroverà dei ed eroi dei suoi libri, li amerà o li detesterà come quando ne aveva letto le gesta a scuola. Tutti hanno le caratteristiche che ricordo dai tempi del ginnasio, con un quid in più di fascino e una vena di spietatezza che li rende un po’ più veri. Più umani.

Chi ho preferito è certamente Poseidone, di cui si sente la decisione, la grandezza, la forza. O lo stesso August, con la sua prontezza sarcastica e pungente, la sua intelligenza sempre in allerta.

Ma chi mi ha divertito maggiormente? Di sicuro il “vecchio” buon padre di Lia, Spencer, Conte di Godwick, che passa dalle maniere gentili ai pugni in un battito di ciglia e dalla conversazione amabile alle minacce in altrettanto tempo. Gli uomini che lasciano indifferenti, che non si notano nemmeno, non fanno parte del panorama letterario di Tiffany Reisz. O sei un dio oppure… prego, va’ a sostare in un’altra storia.

«Preferisco vivere della crudeltà di un dio che dell’amore di un mortale.»

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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