Un compleanno ancora di Meredith Russo

Titolo Originale: Birthday

Usa: 2019

Pagine: 288

Protagonisti: Eric, Morgan

Genere: Narrativa, MM

Casa Editrice: Hope Edizioni

Data di Uscita: 18 Dicembre 2020

Un compleanno ancora di Meredith Russo

Due migliori amici. Un compleanno condiviso. Sei anni…

ERIC

C’è stato il giorno in cui siamo nati. C’è stato il momento in cui io e Morgan abbiamo deciso che saremmo stati migliori amici per tutta la vita. Poi, gli anni in cui siamo rimasti l’uno al fianco dell’altro: quando la madre di Morgan è morta, quando lui e suo padre si sono trasferiti dall’altra parte della città, quando mi sono unito alla squadra di football, quando i miei genitori hanno cominciato a litigare. A volte, però, temo che non saremo migliori amici per sempre. Che verrà un giorno, un minuto, un secondo, in cui tutto andrà a rotoli e non si potrà tornare indietro.

MORGAN

So che ogni compleanno dovrebbe sembrare un nuovo inizio, ma sono intrappolato, a ripetizione, in questo corpo estraneo e confuso, in questa vita sbagliata, in una cittadina morente del Tennessee. Con un papà che tiene alla sua squadra di football più che a me, una mamma che mi manca più di ogni altra cosa e un migliore amico che non potrà mai conoscere il mio più grande segreto. Forse un giorno sarò pronto a diventare la persona che sento di essere. A diventare lei. A raccontarlo al mondo. E a dirlo a Eric. Ma quando?Sei compleanni che sveleranno pian piano il percorso di Eric e Morgan, un lasso di tempo che li vedrà unirsi, separarsi, innamorarsi e scoprire chi sono destinati a essere e, soprattutto, se sono destinati a stare insieme.

“È tutto un caos, e la pioggia inzuppa tutti, e, se ci pensi troppo intensamente, diventa crudele da sopportare.”

Cos’ho appena letto? O forse dovrei scrivere invece cosa mi ha appena travolto… Perché di certo sono stata investita da un pullman o da un treno in corsa che mi ha trascinata per pagine e pagine, per emozioni e emozioni, in un racconto di cui ho solo intravisto l’inizio e la fine e che mi ha concentrato soprattutto sul suo intero percorso.

Vorrei prendere sulle spalle il peso di Eric e di Morgan, i loro timori, il loro disagio, le loro lotte quotidiane e sorreggerli per alleviare almeno un po’ la loro immensa fatica.

Ho salvato tante di quelle frasi, tante di quelle pagine che ora fatico a scegliere quale citazione aggiungere e sono di fatto senza parole, cosa che vi giuro è rarissima, per me.

Ma dentro al cuore c’è un tumulto di sensazioni e di colori che se solo potessero uscire convincerebbero anche il Grinch di quanto sia bello ascoltare gli altri, leggere le loro espressioni, comprendere le loro paure, offrire amicizia e riaverla indietro moltiplicata per mille.

E una volta di più sono convinta oggi che la grandezza del nostro cuore, la nostra generosità, nascano con noi e vengano solo esercitate a crescere, indipendentemente da tutto, altrimenti non si spiega come possa essere nato Eric da un semplice pezzo di carne come suo padre Carson…

“Spero che niente mi distragga mai dalla bellezza che si nasconde in ogni cosa: la luce attraverso le nuvole, le ombre sulle montagne, e i sorrisi delle persone che potrebbero anche non essere perfette, che hanno tutte le ragioni per essere infelici, ma trovano ancora piccoli modi per essere gentili le une con le altre, ogni giorno.”

Non chiedetevi se l’argomento fa per voi, se è un “genere” che possa essere nelle vostre corde. La storia di Eric e Morgan è un’opera di narrativa, delicata, commovente, vera e soprattutto sincera sulla solitudine delle persone, sulla chiusura mentale della società e ancora di più della provincia arida, sull’oggettiva difficoltà di crescere, di superare lo scoglio dell’adolescenza soprattutto se devi farlo sentendoti “diverso”, “sbagliato”.

Conoscere Morgan ed Eric non può che sembrare un’immensa fortuna a chiunque inizi a leggere “Un compleanno ancora”. La fortuna di aver incontrato due anime splendide che sanno guardare oltre le maschere, che non giudicano dalle apparenze, che hanno il coraggio di parlare e di offrire o accettare l’indispensabile aiuto degli altri.

“Forse è questo il senso della vita: sopravvivere a ciò che non si può controllare e aggrapparsi alle cose buone che i venti portano con sé.”

Sapendole però riconoscere, altrimenti rischi di perdere le uniche lucine tremule che potrebbero salvarti dal buio totale.

E perciò grazie alla Hope Edizioni per avermi dato l’opportunità di fare questa lettura in anteprima e avermi toccato il cuore così profondamente.

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Violenza:

Navillus

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