Formule mortali di François Morlupi

Italia: 2018

pag: 320

Personaggi: Commissario Ansaldi e la sua squadra

Casa Editrice: Edizioni Croce

Genere: Thriller

Formule mortali di François Morlupi

In una torrida estate romana un passante scopre il cadavere di un uomo atrocemente torturato e mutilato. Sul terreno insanguinato gli arti amputati disegnano una celebre formula fisica.

È il primo di una serie di omicidi rituali che coinvolgono vittime senza alcun legame apparente. A tentare di risolvere il caso è chiamato il commissario Ansaldi, professionista integerrimo ma tormentato dall’ansia e dagli attacchi di panico.

Ad accompagnarlo in questa avventura verso il male, il vice ispettore Loy, una ragazza con un forte disturbo antisociale di personalità, e altri tre membri del commissariato di Monteverde.

Tenteranno insieme di venire a capo di quello che ormai i media hanno battezzato come “il caso delle formule mortali”, un’indagine dopo la quale nessuno dei protagonisti sarà più lo stesso.

A Roma, il commissario Ansaldi, afflitto da ansia e attacchi di panico, e la sua squadra del commissariato di Monteverde, devono indagare su un raccapricciante omicidio avvenuto in un parco.

Il cadavere di un professore universitario viene rinvenuto orrendamente mutilato e impalato.

Questo è solo il primo di una serie di omicidi che hanno alcuni punti in comune: la professione delle vittime, gli strumenti di tortura medievale usati dagli assassini, la presenza di alcune formule fisiche e matematiche accanto ai cadaveri e una strana moneta che viene rinvenuta all’interno del loro stomaco .

Ma non solo: le torture e gli omicidi vengono ripresi da una telecamera e  caricati nel deep web, cioè quella parte della rete nascosta ai più e sulla quale si trova veramente di tutto.

Persone di ogni età, dalla vita apparentemente normale, sborsano fior di quattrini per visionare quelle scene raccapriccianti e far così guadagnare agli assassini molti soldi.

Il commissario lotta davvero contro il tempo, ma può contare sulla sua squadra che, seppure un po’ sconclusionata e afflitta da problemi personali più o meno seri,  è assolutamente impegnata nel consegnare alla giustizia questi criminali.

“Eccoli qua, tutti presenti. In meno di un’ora e per di più di sabato. Non posso lamentarmi, avranno le loro stranezze ma sono esemplari. O forse sono completamente matti. In questo caso sono in buona compagnia con me. Ad ogni modo a me interessa poco, sono i fatti che contano.”

I personaggi sono molto ben descritti, sicuramente ben lontani dai super detective d’oltreoceano, sono invece individui fragili e complessi che si portano dietro un bagaglio di insicurezze e fragilità che li rendono molto umani. 

Avrei anzi preferito una maggior approfondimento, soprattutto per quello che riguarda la vice ispettrice Eugénie che è di sicuro il personaggio più intrigante della squadra.

«…so per certo che la vita è spietata e nessuno può batterla, però possiamo perlomeno… sopravvivere e rialzarci ogni volta… tentare perlomeno».

Un’ottima opera prima, della quale attendiamo con gioia il seguito!

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità: /

Violenza:

Leelan


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