I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland
Titolo Originale: Our Chemical Hearts
Usa, 2016
pagine: 440
Protagonisti: Henry, Grace
Casa editrice: Rizzoli
Genere: Young Adult
Standalone
I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland
«Tu sei decisamente stramba, Grace Town.» «Lo so.»
«A me non importa.» «Lo so.»
Henry Page, 17 anni, è l’ultimo dei romantici, da sempre all’inseguimento del grande amore. E forse proprio per questo, non si è mai innamorato.
Ma un giorno in classe arriva Grace Town, e tutto cambia. Grace cammina aiutandosi con un bastone, porta vestiti troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Henry se la ritrova accanto nella redazione del giornale della scuola, e presto ne rimane incantato.
Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato, ma questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima era una sua quotidiana compagnia. Ma forse ciò che è spezzato non sempre si può riparare, e il grande amore è più amaro di quanto i romantici credano
Lessi la poesia che Grace stava leggendo
T’amo come si amano certe cose oscure.
Segretamente, tra l’ombra e l’anima.
«E’ bella,» dissi.
«E’ quello che dicono tutti quando leggono una poesia che non capiscono. E’ triste, se mai. Non bella.»
Ultimamente mi sto appassionando a questi romanzi YA, con protagonisti ragazzini presi nel loro ambiente più naturale: il liceo, gli amici, le difficoltà di rapporto coi genitori, i professori non sempre all’altezza del loro compito.
Li ho snobbati per anni, credendoli di argomento superficiale. Be’, mi sbagliavo.
Ne ho trovati spesso davvero buoni, con protagonisti di spessore e tratti psicologici molto interessanti e originali. Proprio come questo romanzo, “I nostri cuori chimici“.
Grace è una ragazzina che ha sofferto e soffre l’indicibile, segretamente, tra l’ombra e l’anima. Un’orribile perdita le ha congelato il cuore e per questo trascina la vita come una colpa da espiare.
Ha un’anima bellissima e ferita che ogni tanto sputa veleno per continuare a respirare, ma ha un fascino che non lascia scampo. Henry ne viene infatti fagocitato. Perché non si può sfuggire all’amore, quasi fosse un virus altamente infettivo.
Sciocca trama? Assolutamente no. Ricordiamoci come si è a diciassette anni, come ci sembra la propria vita e la propria esperienza. Non è affatto sciocca e comune.
Nessuno soffre come te, a quell’età, nessuno ama come te, nessuno ha mai fatto così tanta fatica… Tutto viene vissuto intensamente, perché non si sa farlo in altro modo. E’ l’età del “tutto-oggi-subito”.
Soffre Grace, e noi con lei, quando scopriamo le sue ragioni e la sua scelta-non scelta, soffre Henry perché ama pur senza avere speranza. E intanto la loro anima ci lascia spaccati di pensieri e sentimenti che commuovono e lasciano il segno.
Un romanzo forse un po’ immaturo, per via di alcune scene lente e qualcuna poco chiara verso la fine, ma assolutamente da leggere. Per convincersi che YA non è banale per niente, sorridere e ricordare.
Giudizio:
Sensualità: –
Violenza: –
-Navillus –