Motion. Il moto dei cuori di Penny Reid

Titolo Originale: Motion

Usa: 2020

Pagine: 239

Protagonisti: Mona, Abram

Genere: New Adult

Casa Editrice: Always Publishing

Data di Uscita: 1 aprile 2021

Serie Le Leggi della Fisica # 1

Motion. Il moto dei cuori di Penny Reid

Una sola settimana. Una casa vuota. Una ragazza geniale. Un aspirante musicista. Un’enorme menzogna. Cosa potrebbe andare storto?

Mona DaVinci è una giovane promessa della fisica. La ricerca è la sua vita, nulla può distoglierla dai propri obiettivi. Quando ci si diploma a quindici anni e si inizia un dottorato di ricerca a diciannove, infatti, non si ha tempo per distrazioni. Mona ne è consapevole, per questo anche il divertimento per lei è programmato. La sua gemella Lisa, però, non sembra pensarla così.

Più vicina allo stile di vita dei loro genitori, due super celebrità, con i suoi colpi di testa lei offre di continuo materiale ai tabloid. La sua ultima bravata, tuttavia, le è costata la prigione e adesso Mona è costretta ad impersonare Lisa per nascondere ai genitori l’arresto della sua gemella. Ritornare nella casa di famiglia per una sola settimana non le sembra un compito troppo difficile, finché non scopre di doverla condividere con un guardiano: il migliore amico di suo fratello, Abram.

Abram è un aspirante musicista di talento che stabilisce da solo le sue regole, senza programmi e pianificazioni. Dovrebbe rappresentare tutto ciò che Mona detesta, eppure lei se ne sente attratta da subito. La chimica tra loro è esplosiva.

Nonostante Abram non conosca la verità sullo scambio, Mona per la prima volta inizia a considerare l’idea di abbandonarsi alle proprie irrazionali emozioni senza rimpianto, anche a costo di menzogne e sotterfugi. Le bugie, però, aleggiano sulla sua testa come una minaccia, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. La rivelazione della vera identità di Mona la unirà ad Abram ancora di più o ferirà in maniera irrevocabile l’unico ragazzo che abbia mai toccato il suo cuore?

Conoscete il libro “La doppia Carlotta” di Erich Kästner? O magari conoscete i più famosi vari remake che ne sono stati tratti per il cinema: due gemelle separate alla nascita e che ignorano l’una l’esistenza dell’altra si ritrovano in un campeggio estivo (il solito destino burlone), scoprono l’arcano mistero e decidono di farla pagare ai loro genitori scambiandosi… vita.

Ecco, leggere la trama di Motion e pensare a quella storia ha scatenato in me il raptus di Gollum, “il mio tessoro” doveva appunto essere mio. Ed eccomi qua.

«Mona, concentrati.» La voce di mia sorella, in genere imperturbabile, tremava. «Devi andare a Chicago – stasera, se possibile – ed essere me.»

Anche qui troviamo due gemelle omozigote, assolutamente interscambiabili, che però non sono mai state separate da piccole, ma che  ovviamente, divenute adulte, si differenziano totalmente per carattere e gusti personali. Lisa è scatenata, senza regole né limiti, poco studiosa ma popolare e burlona. Mona è il suo esatto opposto, una fan della fisica, dell’applicazione rigida delle leggi della scienza, scuola casa biblioteca-dipendente e del tutto nerd nella vita sociale. Le due hanno in comune solo sangue e famiglia, oltre a una buona dose d’intelligenza, e non sono legami da poco, così, quando Lisa chiede a Mona di prendere il suo posto per non far sapere ai genitori in quale guaio si sia cacciata, l’altra accetta di buon grado.

E qui cominciano i guai, perché Mona, che da sempre analizza e prevede tutto con il suo metro scientifico di precisione, non aveva valutato l’aspetto emozionale di tutta la situazione che la vede fuori dal suo ambiente, fuori dai suoi interessi, fuori dal suo linguaggio quotidiano. E come sempre accade con gli “immaturi emotivi”, ovvero coloro che non conoscono o negano o sottovalutano la potenza dei sentimenti, Mona viene travolta da sensazioni inaudite: troppe bugie ostentate che le pesano sul cuore, un’amicizia nascente per una ragazza che credeva l’odiasse, un amore fraterno che non aveva mai considerato e infine, last but not least, un’attrazione prepotente per Abram, migliore amico di suo fratello.  Una pioggia emozionale che la travolge come una tempesta, e la povera Mona in pochi giorni perde tutta la sua sicurezza “scientifica”.

“DATO DI FATTO: Non potrà mai scoprire che sei Mona. Mai.
DATO DI FATTO: Devi evitarlo per il RESTO della tua VITA.
DATO DI FATTO: Le interazioni tra voi non servono ad alcuno scopo. Devono finire.
DATO DI FATTO SECONDO GABBY: È un ragazzo che sa divertirsi.

E, soprattutto, smettila di notare il modo in cui mastica. Non va bene.”

Al di là della storia, sicuramente divertente, a tratti esilarante, forse un po’ lenta, magari anche qua e là vagamente retorica, il messaggio è convincente e i personaggi molto ben costruiti. Alcune scene mi si sono impresse nella retina come se fossero l’ennesimo film e almeno un personaggio si è fatto strada sotto la pelle fino al cuore della me lettrice: Abram, il ragazzo serio, il musicista ispirato, l’uomo innamorato, l’amico leale, tutto in uno, nello stesso corpo mozzafiato. Per uno così si può ben perdere la testa in… più d’una!

Ora non mi resta che attendere l’uscita del seguito e ritrovare i miei ormai ottimi amici, Mona, Abram, Gabby e la cara Lisa burlona!

«Mangi… prugne secche?»
«Non conosci nessuno che mangi prugne secche?»
«Mio nonno»
«Un uomo intelligente. Possiedono un alto contenuto di fibre.»
«Fibre.»
«Sì. Dodici grammi di fibre per porzione. C’è scritto qui. Sono tanti. E ne ho bisogno.»
«Perché?»
«Volare mi rende» – oh Dio, non dirlo! – «mi rende…» – oh no, sto per dirlo – «stitica.»

Perfettamente immobile, Abram mi guardava con un cipiglio al limite dello sconforto. Nel frattempo dovetti smettere di masticare: ogni prugna aveva un nocciolo. Merda! Non esisteva un modo aggraziato per togliersi i noccioli dalla bocca. Avrei dovuto sputarli.

Grazie Penny, come sempre la tua penna mi conquista e intanto mi fa sorridere!

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Navillus

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