Pestilenza di Laura Thalassa
Titolo Originale: Pestilence
Usa: 2018
Pagine: 381
Protagonisti: Pestilenza, Sara
Genere: Urban Fantasy/ Paranormal romance
Data di Uscita: 8 ottobre 2021
Casa Editrice: Hope Edizioni
Serie I Cavalieri dell’Apocalisse #1
Pestilenza di Laura Thalassa
Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.
Quando Pestilenza arriva nella cittadina di Whistler, in Canada, Sara Burns sa per certo che tutte le persone che lei conosce e ama sono destinate a morire, a meno che il Cavaliere dalle fattezze angeliche non venga fermato. Ed è proprio questo che Sara ha in mente di fare quando, con un colpo di fucile, lo disarciona dal suo cavallo.
Peccato che nessuno l’abbia avvisata che la bestia immonda non può morire.Si ritrova quindi prigioniera di un Cavaliere immortale e molto, molto arrabbiato, il cui unico scopo è farla soffrire. Più il tempo passa, però, e più Sara è incerta sui sentimenti che il messaggero dell’Apocalisse nutre per lei e… viceversa.
Sara può ancora salvare il mondo, ma per farlo dovrà essere disposta a sacrificare il suo cuore.
Pestilenza giaceva in lingua originale nel mio kindle in attesa che terminassi la serie della Thalassa sul Bargainer… Poi la Hope ha annunciato l’uscita imminente della traduzione e io sono tipo morta di felicità.
“Quattro Cavalieri al galoppo verso altrettanti angoli del globo, mentre alle loro spalle le macchine morivano e i fusibili saltavano. Internet crollò e i computer smisero di funzionare. I motori si spensero e gli aerei precipitarono dal cielo.
Una alla volta, tutte le più grandi innovazioni della tecnologia cessarono di esistere e il mondo ripiombò nell’oscurità.
Così fu e così sarà, perché l’era dell’uomo è tramontata e al suo posto è giunta quella dei Cavalieri.
Sono discesi sulla terra, pronti a sterminarci tutti.”
Immaginatevi un futuro non troppo lontano in cui i Cavalieri dell’Apocalisse camminano lungo le nostre strade. Città fantasma abbandonate in fretta e furia che ancora conservano le gesta di chi le abitava come in un’istantanea. Squadre di ricognizione incaricate di sfollare le ultime case, martiri consapevoli di essere sulla strada del non ritorno.
Ecco, queste sono proprio le premesse di Pestilenza, il primo volume sulla serie dedicata che racconta la storia di Sara Burns e dell’omonimo Cavaliere dorato in sella al suo stallone Trixie Skillz.
“Sono Pestilenza il Conquistatore, il primo dei Quattro Cavalieri venuti a reclamare il vostro mondo. Sono eterno e non c’è niente in grado di impedirmi di portare a termine il mio compito.”
A Sara è toccata la paglietta più corta e da buona vigile del fuoco sa bene cosa significa sacrificarsi per il bene altrui. Se per salvare famiglia e amici deve stare in prima linea contro la morte, così sia. È disposta ad andare contro ogni suo credo, è pronta ad uccidere per la sopravvivenza dell’umanità. Ma tentare di eliminare Pestilenza le costa caro. Dapprima carnefice, si trasforma in vittima. Solo che i piani del Signore a quanto pare sono altri e Pestilenza, che avanza di città in città spargendo la febbre messianica come se non ci fosse un domani, decide di non ucciderla ma di trascinarla in giro per il mondo rendendola sua prigioniera perché “la sofferenza è prerogativa dei vivi.”
Azz.
Una promessa che non è in grado di mantenere perché per quanto lui sia il più famoso distruttore dell’umanità, lui questa umana proprio non riesce a farla fuori. E lei, la cui missione suicida l’ha portata dritta dal suo aguzzino, men che meno.
Ma come fare a superare il divario che li rende ciò che sono? Lei non potrà mai sopportare che l’intera umanità svanisca e lui non è stato di certo creato per risparmiarla. O forse anche un angelo sterminatore può imparare a perdonare?
“Vuoi che la tua gente viva, ma al tempo stesso non vuoi che mi venga fatto del male. Io voglio che la tua gente muoia, ma non potrei farti del male. Siamo entrambi prigionieri in un luogo che sta tra cuore e cervello.”
Sarò sincera, copertina e sinossi hanno influito parecchio. Ho sempre avuto un debole per i Cavalieri dell’Apocalisse. Ciò nonostante, questo libro è davvero una meraviglia e i personaggi non li dimenticherò facilmente. Sara è sfacciata, divertente, forte come non mai e compassionevole. Ma è Pestilenza il vero spettacolo! Leale al suo Dio, puro come un giglio, impara in fretta a tenere testa all’umana Sara. E apprende altresì velocemente come manovr- ehm, trattare una donna.
“E se ti bacio, continueremo a fare l’amore?”
Mi sono divertita un sacco a seguirli durante il loro estenuante viaggio. La tristezza del worldbuilding è paragonabile a ciò che si vede in The Walking Dead, dove la desolazione, l’abbandono e la malattia regnano sovrane.
Ciò che amo di Laura è che riesce a rendere crude le sue storie bilanciandole però con amore e divertimento, garantendo al lettore racconti pazzeschi che non solo fanno ridacchiare ma anche commuovere.
“Mostragli ciò che ci rende speciali. Dimostra che l’umanità merita la redenzione.”
Sappiate che sto fremendo per il seguito. Hope cara, con questo standard così alto rischi di viziarmi troppo e occhio perché sto già facendo il conto alla rovescia per Guerra…
Laura, tu mi hai.
Playlist
Giudizio:
Sensualità:
Violenza
Cherry.