Fall di Kristen Callihan

Fall di Kristen Callihan

John “Jax” Blackwood è il chitarrista di una delle rock band più famose al mondo. Un sogno che due anni prima è stato scosso fin dalle fondamenta. La band, la musica, il suo stile di vita da rockstar, sono stati messi in discussione quando John ha tentato il suicidio.

Da allora è tornato a suonare sui palchi di tutto il mondo, ma la sua unica arma per reggere è l’apatia in cui si è rinchiuso.

Fino alla sera in cui, in un supermercato e con una tempesta di neve alle porte, John non si scontra con una bizzarra ragazza dai capelli rossi che pur di rubargli l’ultima vaschetta di gelato lo distrae con un bacio al cardiopalma.

Ancora una volta, il mondo di John subisce una scossa.

Anche Stella Grey, la ladra di gelato, non riesce proprio a togliersi dalla mente il misterioso sconosciuto del supermercato.

Ma la vera sorpresa scioccante è scoprire che il suo nuovo lavoro l’ha portata ad alloggiare proprio nell’appartamento accanto a quello stesso uomo – che si rivela essere addirittura un componente del famoso gruppo dei Kill John.

Tra Stella e John sboccia un legame spontaneo, come se loro due fossero fatti apposta l’uno per l’altra. Più John impara a conoscere la sua generosa e solare vicina, più si innamora di lei. Ma Stella preferisce seguire il suo istinto, che le continua a ripetere di stare alla larga da un’imprevedibile rockstar.

Infatti, i demoni del passato di John non sono mai stati sconfitti e tornano dirompenti nella sua vita. Ciò che lui non immagina è che Stella ha combattuto la sua stessa battaglia…

«Viviamo in un mondo in cui la gente si saluta dicendo: “Come va?” Ma a pochi interessa davvero la risposta. Fa un po’ ridere, se ci pensi. Non siamo davvero interessati a come stia una persona, vogliamo solo fare finta di esserlo.»

Questa frase è emblematica, dal mio punto di vista. Racchiude il senso di tutta questa splendida storia. Ma lasciatemi spiegare: io sono (da non so nemmeno più quanti anni) una fan dei Linkin  Park. Credo che potrebbe anche bastare questo a dire se e quanto questo libro e questa storia mi siano piaciuti. Ma dirò molto di più, partendo dall’inizio.

La Callihan e questa serie fanno parte del mio modo di essere, di leggere, del mio gusto personale da prima ancora che si parlasse di portarla in Italia. Perché ne avevo sentito parlare su Goodreads e bramavo di leggerla. Poi ho conosciuto il Barbone da Giardino e l’ho amato, ho incontrato Scottie musone e ho amato pure lui. Quindi sapevo già che avrei amato anche Jax, enigmatico e problematico, pieno di debolezze e di talenti smisurati.

Eppure in qualche modo sono rimasta spiazzata. Kristen Callihan mi ha spiazzata ancora una volta, con il suo sapere esattamente di cosa sta parlando, chiamarla con il suo nome e renderla semplice pur nell’enorme difficoltà che essa comprende: la depressione. Immaginiamo di vivere in un palloncino gonfio di felicità che senza preavviso ogni tanto scoppia e ci lascia senz’aria in mezzo al nulla, persi e immobili. Un incubo. Poi, a volte dopo poco, altre dopo giorni di sofferenza, si gonfia di nuovo e ci riporta in alto.

Ne soffrono moltissime infelici persone, che siano giovani, vecchi, maschi o femmine. Ma sembra che una proporzione  ancora maggiore sia presente tra gli artisti. E uno di questi la Callihan ha immaginato fosse Jax.

Sono stata davvero molto felice di leggere questa trama, di commuovermi spesso e di sorridere altrettante volte. Di immaginare un uomo come Jax e dargli un corpo, un volto e una voce, e anche una donna come Stella, perché in questo modo l’autrice ha dato speranza e nuove possibilità al Chester Bennington dei miei sogni, uno in cui il palloncino non si sgonfia mai del tutto e gli lascia abbastanza aria per continuare a respirare, a volare, a cantare.

Perdonatemi la parentesi troppo lunga e forse fuori tema, ma sono solo una lettrice, prima di essere una blogger, e prima ancora sono soprattutto una fan, irrazionale, appassionata, innamorata, e lo sarò anche da anziana vegliarda con la musica sparata a mille nelle orecchie e un ciuffo fucsia nascosto sotto al grigio/biancume.

Ho sentito ogni suono, ogni vibrazione, ogni respiro trattenuto e ogni battito saltato, ho sofferto con i protagonisti quando sembravano perdere la speranza e la fiducia, ho gioito quando si opponevano con tutte le forze al buio che voleva inghiottirli. Ho tifato per loro in ogni pagina e ora sono qui a ringraziare l’autrice per aver creato Jax e la AP per avercelo portato in Italia.

Non potete perdere questa lettura se vi piacciono i music romance e le storie “difficili” ma a lieto fine.

Un sogno lungo diverse centinaia di pagine che valgono ogni momento.

Grazie per gli occhi a cuoricino e per la musica. Io ho sentito ogni nota.

“La fama ha un certo fascino. Non appare sempre in forme piacevoli, ma noi ne veniamo comunque attirati, come falene dalla luce.”

Giudizio:

Sensualità:

Violenza

Navillus