Always Be My Baby di Naike Ror

Always Be My Baby di Naike Ror

Kerringhton, Illinois, ultimo anno di liceo.

Joon Seok Parker, eccellente studente di chimica avanzata, esperto di taekwondo e sempre in orario, è uno dei migliori allievi del suo anno, e non solo perché è scrupoloso a prendere appunti durante le lezioni.

C’è una nota stonata, però, nella sua tranquilla esistenza: Dave Gregory Peterson.

Rumoroso, disordinato, casinista e inopportuno, Dave è la sua spina nel fianco, oltre che suo vicino di banco.

Infastidire Joon Seok sembra essere per Dave una missione da quando è nato, così come lo è per Joon Seok snocciolare insulti a ogni sua provocazione.

Tutto sommato il loro è un equilibrio stabile, finché non si ritrovano, durante un gioco, costretti a subire la stessa punizione: un quarto d’ora rinchiusi al buio dentro un minuscolo sgabuzzino di un sottoscala.

«Vorrei capire se mi piaci tu, non se mi piacciono i ragazzi. Strano come ti metti e ti togli dal centro dell’universo a tuo piacimento.»
«Strano come mi metti e mi togli dal centro del tuo di universo. Perché è così che funziona da sempre, fai tutto tu: disfi e crei, accusi e scagioni.»

Dave e Joon Seok sono vicini di casa, compagni di scuola, nemici giurati e quasi fratelli fin dai tempi dell’asilo. Figli unici di due migliori amiche che lavorano insieme, non hanno modo di ignorarsi a vicenda e scelgono di farsi guerra verbale ogni momento della giornata e ogni giorno della loro vita di bambini prima e adolescenti poi.

Sappiamo però quanto spesso un certo odio ostentato nasconda invece attrazione e affinità. Il punto è solo quando i protagonisti lo scoprono e come lo rivelano. Magari in uno sgabuzzino, a casa d’altri, durante una punizione/gioco, in mezzo a decine di altre persone e nel periodo più difficile della loro vita: gli ultimi giorni del liceo prima del diploma.

La storia è tutta qui? Nossignori, perché la penna è quella di Naike Ror, riconoscibile al primo dialogo di sottile e velenoso sarcasmo, un ingrediente che mi eccita più di quanto gli ordini e i “no” facciano con Dave…

Ma chi sono i nostri due giovani protagonisti?

“Perché, nonostante tutto, ogni volta che prendevo una decisione, anche la più stupida, inconsciamente pensavo a lui. Non erano solamente le scarpe di un numero in più, i blocchi per gli appunti che mi portavo dietro o le fotocopie per due: Dave Peterson era l’asterisco in ogni lista che stilavo.”

Joon Seok, detto anche principino dei ghiaccioli, freddo solo in apparenza e dotato di intelligenza, controllo, stile e determinazione, è coreano per la metà materna e americano per quella paterna. Dave è semplicemente Dave, l’asterisco della vita di Joon Seok, un casinista nato, ovvero un adolescente modello, visto che ne possiede ogni aspetto negativo. E pure parecchi positivi visto che è leale, fedele, sincero, onesto e giusto.

“Dave era imprevedibile ed esplosivo, calamitava imprevisti e attenzioni, tutte cose che evitavo come la morte.  Era indeciso e folle, ambizioso e pigro allo stesso tempo. Era una contraddizione irrazionale in un mondo che mi impegnavo a dipingere logico.”

Insomma i due meravigliosi poli opposti della calamita chiamata amore. E probabilmente il destino li ha fatti vivere vicino perché non fosse troppo scomodo riconoscersi in mezzo a milioni di persone.

È un romance ma è leggero, divertente e passionale il giusto, visto che siamo in presenza di uno young adult con due protagonisti appena diciottenni. E una passeggiata indietro nel tempo fatta con il sorriso sulle labbra dalla prima all’ultima pagina, grazie ai dialoghi spassosi tra i due ragazzi. Che si può volere di più?

Giudizio:

Sensualità:

Navillus