Bad Hero di Samantha Young 

Titolo Originale: Villain

Usa: 2017

Pagine: 200

Protagonisti:

Genere: Contemporary Romance

Casa Editrice: Newton Compton

Data di Uscita: 23 gennaio 2020

Serie Hero #1.5

Bad Hero di Samantha Young

Nadia Ray è il volto della televisione mattutina di Boston. Sicura e indipendente, ha chiuso con un passato di cui si vergogna e si sta costruendo con determinazione un futuro scintillante. Tuttavia, quando il suo nuovo capo scopre il suo segreto, comincia a ricattarla: intende infatti sfruttare la popolarità di Nadia per far salire gli ascolti. Per questo vuole che lei lo aiuti a smascherare il più grande scandalo della città.
Ed è così che Nadia, cercando di infiltrarsi nel giro degli uomini più ricchi di Boston, conosce l’affascinante Henry Lexington, bello quanto insopportabile. Se vuole davvero portare a termine il suo incarico e lasciarsi definitivamente il passato alle spalle, Nadia dovrà trovare il modo di tenerlo a bada e, soprattutto, ignorare il battito del suo cuore che si fa sempre più insistente…

Ed ecco che la Young colpisce di nuovo, forte come sa fare lei e poche altre elette della letteratura rosa.

Se c’è una cosa che letteralmente mi attanaglia a una storia, avvinta come l’edera al tronco, è il sarcasmo. Sapete quei dialoghi al vetriolo tra lui e lei, con battute ai limiti permessi dall’educazione e risposte che rivelano tanto l’antipatia quanto l’attrazione sessuale? Esattamente. E Samantha Young è maestra in quest’arte. Per cui al dieci per cento del libro ero già con gli occhi a cuoricino.

«Ha proprio ragione. Sono troppo giovane per essere così amareggiata. Perciò voglio dimenticare questa storia. Invece lei me la ricorda. Vivrò benissimo sapendo che le nostre strade non si incroceranno mai più.»
«Ma a me non va di non incontrarti più.»

Ma chi sono gli autori dei brillanti dialoghi?

Lei è Nadia (piacere, omonima), meteorologa presso una televisione di Boston, donna in gamba e in carriera, in un mondo creato e gestito da e per uomini. E nella maggior parte dei casi, purtroppo, quegli uomini maggior potere esercitano e più in vista si trovano, più maschilisti si rivelano. Lo sa bene lei, che continua a sbattere contro vermi saccenti i quali valgono meno di niente al quadrato.

«Non dirmi che non lo trovi attraente.»
«Dovrei essere cieca e non lo sono. Ma lui e io non vediamo le cose allo stesso modo.»

Henry Lexington appartiene all’aristocrazia di Boston e, almeno all’inizio del loro incontro/scontro, sembra appartenere alla classe degli invertebrati di cui sopra. Ma se tutto fosse solo un malinteso? Se tanto lei quanto lui fossero invece molto più profondi di quello che possono sembrare, e nascondessero piuttosto il loro vero valore? C’è abbastanza per volersi conoscere meglio, prima di emettere il verdetto d’odio definitivo?

La Young è grande anche in questo: malintesi e fraintendimenti che vengono spesso risolti in battibecchi all’ultimo sangue e grandi intelligenza e tenacia nel carattere dei personaggi, da rivelare pian piano.

Il mio stile preferito non poteva che segnare quindi una nuova ottima storia, che pecca solo per la brevità.

Se avete letto Hero, e avete amato come me  Caine e Lexie, non potete perdere il loro migliore amico, Henry, e la sua degna metà…

«Cosa c’è di strano in due adulti che pranzano insieme?»
«Il fatto che quarantott’ore fa eravamo nemici».
«Come sei melodrammatica. Ci eravamo semplicemente fraintesi».
«Tu mi avevi frainteso. Io penso di averti inquadrato benissimo».
«Ed è per questo che pranzeremo assieme. Perché non mi hai inquadrato affatto». Mi fece uno dei suoi sorrisetti seducenti.
«Non conosci la parte bella».
«Qualcuno ti ha mai detto di no in vita tua?»
«Sì, spesso».
«Gli hai mai dato retta?».
Henry ridacchiò. «Raramente».

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Navillus

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