Dalla mente al cuore di Penny Reid

Titolo Originale: Beard in Mind

Usa: 2017

Pagine: 393

Protagonisti: Shelly, Beau

Genere: Contemporary romance

Casa Editrice: Always Publishing

Data di pubblicazione: 3 Marzo 2022

Serie Che barba l’amore #4

Dalla mente al cuore di Penny Reid

Tutti a Green Valley, Tennessee, conoscono i sei fratelli Winston con le loro magnifiche barbe, la loro ingiusta dose di fascino e carisma… e la loro tendenza ad usare questo fascino per le malefatte.
Beau Winston è il più galante tra i fratelli Winston. Esperto meccanico, attraente e affabile, Beau è benvoluto da chiunque. Tranne che dalla nuova aiutante, con l’aspetto di una fotomodella, che il fratello Cletus ha deciso di assumere nella loro officina.
Shelly Sullivan è l’opposto di Beau sotto ogni punto di vista: non è mai affabile, non è mai gentile e tiene tutti alla larga con occhiatacce e modi burberi. Dietro l’aspetto e i modi peculiari di Shelly, però, si nasconde un enigma: è una ragazza che non sopporta di essere toccata dalle persone, abbraccia solo il suo cane e raddrizza e lucida ogni singolo attrezzo dell’officina Winston.
Con l’imminente partenza del suo gemello e alleato Duane a impensierirlo, Beau in più si ritroverà a gestire l’officina di famiglia con l’aiuto dell’unica donna che riesce a tirar fuori il peggio di lui e che vorrebbe lontano dalla sua vita, dalla sua attività e lontano da Green Valley. Eppure, man mano che Shelly rivela di più di sé, Beau non riesce a evitare di farsi catturare dalla complessità di questa ragazza peculiare e scontrosa quanto bella. C’è qualcosa, nella sua stranezza, che lo spiazza e intenerisce allo stesso momento.
Riuscire a scalfire la corazza con cui Shelly si protegge dalle sue paure interiori e arrivare al suo cuore, però, si rivelerà per Beau una prova d’amore ardua, una che solo un Winston può superare.

Ed eccomi finalmente alla storia di Beau, il gemello gentile di Duane Winston. Volevo leggere di lui fin dal primo capitolo di questa serie che davvero riscalda il cuore e impegna la mente.

Già perché non è solo rosa quello che coccola in un romance e qui ragazzi, si gode, ci si diverte, c

i si preoccupa, ci si commuove, è facilissimo provare empatia infinita e… restare sorpresi per la bravura immensa di quest’autrice che ci racconta la storia di due anime affini e del loro percorso per trovarsi, ma passando per le loro complesse esperienze, le interazioni con genitori e fratelli, amici, colleghi… Il tutto reso con maestria e cognizione di causa. Il rapporto quasi morboso tra fratelli gemelli che si staccano a fatica, le differenze caratteriali e quindi il diverso modo di subire… la vita.

«Non puoi andartene in giro a salvare tutti, Beau.» 

Beau è infatti l’angelo buono, quello con la sindrome di Atlante (non so se esiste ma io la chiamo così, visto che Atlante era il gigante della mitologia che portava il mondo sulle spalle): lui si fa carico di tutti i problemi e garante di tutte le soluzioni. Un vice padreterno, come se fosse possibile raddrizzare ogni torto o rendere giustizia a ogni essere vivente. 

Se Shelly è la sua vocazione aggiusta-torti? Forse in parte, ma soprattutto è la personificazione della legge dell’attrazione, perché dove c’è tanto buio c’è bisogno di un po’ di luce e lui ne ha quanto un sole. Senza paura, senza titubanze, senza pentimenti, sa cosa vuole e sa come ottenerlo. 

Solo che Beau ha anche un grande desiderio: essere visto davvero e scelto per quello che è. Più di un bel corpo, più di un buon partito.

“Non permettere a nessuno che non sia il meglio di entrare nella tua vita, e non esitare ad allontanarti dalle persone che non sono in grado di offrirti quello di cui hai bisogno.”

Il che significa non accontentarsi mai, ed è la più grande prova d’amore a parer mio, perché è come dire “non accettare meno che il sogno, neppure me, se non sono abbastanza.”

Shelly è un rompicapo da risolvere, un cuore immenso sepolto dentro una corazza di spine e cemento armato, che apparentemente sembra proteggere lei mentre in realtà ripara gli altri da sé.

E poi ci sono i fratelli, la dottoressa, gli amici, tutto un mare di personaggi con caratteristiche psicologiche ben delineate e differenti.

Un libro che descrive una bella storia d’amore ma anche d’affetto familiare, e intanto parla con lucidità ed empatia di disturbi quali la compulsione-ossessione o l’ansia, ma anche dell’abbandono, dell’elaborazione del lutto e dell’Amore, quello che non ti permette di scappare. Perché tutti arrivano ad un giorno in cui sentono di doversi appoggiare, rilassare, fidarsi. 

E perché ognuno di noi è molto di più che un numero, un modo di essere, un problema, così come ciascuno degli incredibili personaggi di Penny Reid. 

Giudizio:

Classificazione: 5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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