Damnatus di MD Ferres

Italia: 2023

Pagine: 378

Protagonisti: Yamir, Agrat

Genere: Urban Fantasy

Casa Editrice: Self Publishing

Data di Uscita: 17 febbraio 2023

Serie La Stirpe del Caos #3

Damnatus di MD Ferres

A New York, Guardiani e creature sovrannaturali continuano a collaborare nel tentativo di anticipare le mosse della setta di Elon. Yamir, ripresosi dallo scontro, è determinato a liberarsi della presenza che ha invaso la sua mente da qualche settimana. Ma non sa che essa rappresenterà ben più di un fastidioso incidente di percorso.
La Voce, infatti, renderà il negromante prigioniero di un legame indesiderato e senza via di fuga. Eppure, quando la situazione precipita e il Caos sta per travolgere il mondo umano, si rivelerà un prezioso aiuto alla squadra, permettendogli di mettersi sulle tracce di Hakon e Miriam, svaniti nel nulla durante il loro soggiorno in Italia.
Ma Yamir è sempre più vicino al baratro, la sua anima sull’orlo della dannazione eterna. Dovrà scegliere se soccombere all’oscurità delle ombre o all’intruso che si è impossessato del suo cuore.

“Lo sai perché ho paura di te? Perché ti desidero più del bisogno di sentirmi libero.”

Eccomi qui con l’ultimo volume della serie ‘La stirpe del Caos’ di M.D. Ferres. Questa volta tocca a Yamir, un umano negromante che per diventare sempre più potente ha messo in serio pericolo la sua anima e grazie all’enorme potere ricavato sta aiutando i guardiani a scongiurare il ritorno del Caos sulla terra.

Via il dente, via il dolore. Parto subito con l’unico motivo per il quale non lo considero un 5 stelle: Yamir non mi sta simpatico.

Certo, dovrei essere superiore a queste cose, il ruolo di blogger dovrebbe portarmi ad andare oltre le antipatie e cinquestellizzarlo. Decantare quanto sia brava Maria, sottolineare la difficoltà del portare avanti una serie così intensa riuscendo ad incastrare in maniera superba le storie di molti personaggi senza renderli noiosi o banali. Ma sono umana e Yamir mi sta sulle balle. Sarà che nella mia testa ha le fattezze del fruttivendolo del paese che non brilla per simpatia e gentilezza, ma tant’è.

Tuttavia non è solo una questione di simpatie, durante la lettura dell’intera serie non ho avuto modo di conoscerlo a fondo. Il velo di mistero che l’ha avvolto non lo ha fatto risplendere e di conseguenza non mi ha conquistato. Ovvio che se quando ne ha l’occasione, continua ad essere antipatico e arrogante…non gioca certo a suo favore.

Fortunatamente Yamir non è l’unico personaggio che si incontra durante la lettura: la sua ombra viene infatti bilanciata dalla succube Agrat, il demone ‘parassita’ che si è legato alla sua anima e che come una piccola zavorra gli impedisce di volare via. Lei è il buono che porta equilibrio nella lettura, colei che infrange lo strato apparentemente indistruttibile di acciaio che protegge il cuore e la salvezza della sua anima. Insomma, Agrat è la forza dell’amore che tutto può guarire e che dona tinte rosa pallido a questa bellissima serie.

“Ecco che cos’era Yamir. Un veleno prelibato che la intossicava, ma di cui sentiva un disperato bisogno.”

Ariela e Rym, Hakon e Miriam, Craig e la strega… la presenza dei pov alternati ci riporta coi piedi per terra. Maria gioca a mischiare le carte per stimolare la curiosità e per darci un assaggio di ciò che ci attenderà nei prossimi volumi: una storia sempre più ricca di mistero che affonda le sue radici nell’oscurità e che ci trascinerà sicuramente nel caos più totale, deliziandoci come poche autrici sanno fare.

Insomma, come avrete ben capito io aspetto il seguito. Ci sono troppe cose belle che non vedo l’ora di scoprire e sono sicura che l’attesa renderà ancora più intensa la lettura.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Cherry.

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