Ice di Mary Lin
Italia, 2017
pag. 391
Protagonisti: Caley, Lonan
Casa editrice: Self
Genere: Contemporary Romance, Soft Dark
Serie Rebels #3
Ice di Mary Lin
“No. Non ho vinto, Caley. Ho appena compreso che non ho vinto per niente, perché se perdi tu, perdo anche io.”
Anni addietro, Caley e Lonan sono cresciuti nella stessa casa-famiglia, a loro modo entrambi isolati dagli altri.
Per Caley quel ragazzo freddo e controllato era un eroe, il suo.
Lei era diversa da tutti, riusciva a leggere negli occhi di Lonan, al di là della maschera di ghiaccio che lui indossava.
Per Lonan quella bambina che gli stava sempre tra i piedi era un uccellino a cui veniva impedito di volare.
Lui era un adolescente con un passato da nascondere.
Oggi Caley è una ballerina.
È riuscita a fare della sua diversità il suo punto di forza.
Oggi Lonan è il sergeant at arms dei Rebels, il Chirurgo.
È giunto il momento di portare a termine la vendetta che aspetta da anni e Caley è solo un danno collaterale.
Ora lui è il suo nemico. Il suo carnefice.
Combattere? Arrendersi? Fuggire?
Cosa fare quando è così difficile separare l’immagine di quel ragazzo da quella di un assassino?
Ora lei è la sua nemesi. La sua fragilità.
Ferire? Dimenticare? Perdonare?
Cosa fare quando lei è la sola capace di distruggere la sua corazza?
Ho poche regole: Non lasciarsi distrarre, non lasciarsi corrompere, non lasciarsi scalfire, nessuna emozione, nessun pentimento, nessun senso di colpa e nessun legame.
Questo è Lonan. Efferato assassino in una banda di motociclisti che seguono le sole regole imposte dal proprio clan e non riconoscono altre leggi.
Lonan è freddo, impassibile, spietato, anaffettivo e silenzioso come un serpente. Abituato al buio e al silenzio, è l’esatto opposto di Caley, un uragano di vivacità, che si ciba di musica come se ne potesse trarre nutrimento.
Lei è marmo sinuoso, abbagliante, etereo, al cui interno è incastonato un mosaico multicolore.
I due si sono conosciuti in orfanatrofio, dove lui era uno degli ospiti più grandicelli, già un po’ bulletto, e lei la figlia viziata e amata dei gestori.
Quando si ritrovano non è per volere del destino ma per volontà di Lonan, che decide di farsi da sé quella giustizia che nella vita, e in particolar modo in orfanatrofio, gli era mancata.
L’autrice è abilissima nel delineare con pochi tratti due protagonisti potenti, lasciando che poi a parlare per loro siano i gesti che entrambi compiono.
Caley è una giovane ballerina albina dai lunghissimi capelli, la carnagione chiara e gli occhi grandi e grigi.
Lonan è il classico protagonista oscuro, taciturno e ostile. Un povero diavolo, a guardarlo bene, vista la solitudine e l’amarezza del suo carattere.
Dipendere dagli altri è una debolezza. Non fidarti di nessuno, perché tutti usano, tradiscono e alla fine abbandonano.
Quella di Lonan e Caley è una storia potente, che lascia il segno in chi legge, in parte per la crudezza delle scene descritte, in parte per la profondità dei sentimenti di cui sono capaci i protagonisti. Nessuno di loro segue infatti una morale comune e ci sono molti punti in cui si resta sconcertati dai fatti narrati e dagli stessi pensieri dei personaggi. Sono anime profondamente sensibili che agiscono spinte da impulsi e sentimenti improvvisi. E’ come se non avessero i filtri dell’educazione e del decoro a bloccarli, riuscendo per questo particolarmente “veri”.
Lonan è un eroe negativo, eppure si parteggia per lui, si vuole il suo riscatto, la sua rivalsa. E quella rivalsa è proprio Caley, il mezzo per completare la propria vendetta e contemporaneamente sancire la propria rinascita, perché è la sola “capace di filtrare oltre la fottuta griglia emotiva di lui”. Lei è la chiave per l’accesso al mondo dei sentimenti, sconosciuto fino a quel momento. Grazie a Caley, forse Lonan può credere in qualcosa di diverso da ciò che può arraffare con la forza o comprare…
Che altro aggiungere, a questo punto, se non chiedervi di liberare la mente dai blocchi della morale e del dovere? Leggete questo romance, lasciatevi tentare dalle sue sfumature dark, non fatevi scappare questa piccola perla.
Giudizio
Sensualità
Violenza
Navillus