Jace di Ashley Jade
Titolo originale: Cruel Prince
Usa: 2019
Protagonisti: Jace, Dylan
Pagine: 408
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Hope Edizioni
Data di Uscita: 9 Aprile 2021
Serie Royal Hearts Academy #1
Jace di Ashley Jade
Voglio ferire Dylan. No. Più che ferirla.Voglio torturarla, fino a quando non proverà una piccola frazione del dolore che ha causato a me e alla mia famiglia.Fino a quando non riuscirà più a sopportarlo e tornerà da qualsiasi posto sia venuta.
Mi chiamo Dylan Taylor e non avrei mai pensato di tornare a Royal Manor.
Tuttavia, eccomi di nuovo qui, per frequentare l’ultimo anno alla Royal Hearts Academy. Ritroverò Jace Covington: il mio primo amico, il mio primo amore, il mio primo bacio.
La persona che sono stata costretta a lasciarmi alle spalle.Il nuovo Jace, però, è tanto crudele quanto stupendo, e sembra determinato a rendere la mia vita un inferno, insieme alla sua famiglia e alla sua cerchia di amici.
Io non so perché il ragazzo che amavo mi odi così tanto, ma… se Jace Covington vuole che me ne vada dovrà impegnarsi di più, perché non sono mai stata il tipo di ragazza che gioca secondo le regole.
«Non capisco come sia possibile che un giorno era qui e quello dopo non c’era più.» Pesta le briciole nella terra.
«Perché Dio ci dà delle persone da amare e poi ce le porta via?»
Vorrei conoscere la risposta, ma non è così. Quindi faccio l’unica cosa che mi viene in mente. Calpesto le briciole insieme a lui.
Il suo dolore è il mio.
In queste poche parole e nell’immagine dei due ragazzini che pestano le briciole è il simbolo di tutta questa storia, triste ma profondamente vera. E una risposta vorrei averla anch’io, per Jace e per Dylan, ma anche per tutti quelli che soffrono a causa di una perdita. Per l’irreversibilità del tempo e delle cose accadute. Perché ci sono cose che non possono essere “riviste e corrette”, una volta accadute vanno solo accettate. Ma è durissima per chiunque e possiamo solo immaginare quanto lo sia per due poco più che bambini. L’adolescenza è già una brutta bestia egoista da sola, che si prende tutta l’attenzione e tutto il benessere, lasciandoti solo rancore e rabbia, figuriamoci aggiungerci un enorme dolore e la solitudine (dovuta alla non presenza del genitore), con il benefit magari di un po’ di odioso bullismo. C’è da perdere la testa e rimanerci schiacciati sotto come da un masso di cento quintali.
Questa è la situazione tanto di Jace e dei suoi fratelli, quanto di Dylan.
E intanto bisogna crescere, studiare, farsi capire, affermarsi, rispondere a domande difficili e attacchi efferati, falsi amici e sentimenti nascenti e scomodi, gelosie e tradimenti.
«Forse non tutto è così assoluto, sai?» Espira rumorosamente. «Ero convinto che tutto fosse bianco o nero, giusto o sbagliato. Ma ora sto iniziando a pensare che le persone possano non essere solo la somma dei loro maggiori successi o dei loro peggiori sbagli.» Deglutisce a fatica. «Forse si può commettere il gesto più crudele che si possa immaginare e in qualche modo… continuare a essere in fondo una brava persona.»
Vogliamo parlare di colpe e di meriti? È normale averne a 14 o a 18 anni? Forse a 18 sì, ma a 14 di sicuro no. E comunque non è giusto doversi “arrangiare” a crescere, a dare un senso a tutto e occuparsi anche dei propri fratelli, direi. Quella responsabilità così pesante è sempre e solo dei genitori, che sono adulti. E infatti tutti i veri colpevoli in questa storia complessa sono adulti manchevoli, per poca presenza, per poco affetto, per poca comprensione, per poca stima. Al contrario, tutti i ragazzi, tranne uno, ma non vi dirò il suo nome, sono sempre limpidi come acqua di fonte, a parer mio, anche quando sbagliano. Non è colpa dei tuoi piedi se inciampi, ma di chi ti ha caricato le spalle di un sacco e ti ha pure spintonato.
“Eravamo migliori amici prima di essere nemici, e il mio amore per lui rimarrà sempre più forte del mio risentimento.”
Che scrittura, quella della Jade. Non credevo che avrei mai potuto leggere e amare così tanto un’altra storia di ragazzini problematici. Pensavo di averne già lette così tante, e trovate anche tante valide come perle, da non poter essere travolta come invece è successo. Perché il modo in cui Ashley ha raccontato i fatti, saltando attraverso il tempo e i punti di vista di lui e di lei, mi ha fatto sentire tutto sulla pelle, come se li avesse scritti con carta vetro, dura e ruvida. Alla fine mi ha tirato fuori il cuore dal petto e avrei voluto prendere a sassate le schiene dei due padri e intanto coccolare tutti i piccoli grandi protagonisti di questa storia.
Perché la vita non è quasi mai giusta ma le ragioni del cuore forse sì, se ci fermiamo ad ascoltarle. E perciò grazie per avermi conquistata e commossa, e avermi messo in testa la voglia di sapere molto di più degli altri Covington… Alla prossima, Ashley!
«Il male non cancella sempre il bene».
«No. Credo che si mescolino e basta.»Un po’ come il cielo. Ci sono le nuvole, ma non per questo l’azzurro è meno bello.
Giudizio:
Sensualità:
Navillus