Keeper di Harloe Rae

Keeper di Harloe Rae

«Mi aiuterai a ricordare?»
È la seconda cosa che chiedo allo sconosciuto che sosta fuori dalla mia stanza d’ospedale.

Per me, Decker Fredric è solo una faccia senza nome.Per lui, sono una ragazza dimenticata che non vede da anni. La mia vita è come una tela bianca. Qualunque direzione prenda, i miei passi inciampano nell’ignoto. In nome dell’amicizia che ci legava un tempo, accetta di essere la mia stampella attraverso questo viaggio di cui non conosco la meta. Presto, diventa l’unica costante della mia vita.

Faccio affidamento su di lui per qualunque cosa, e lui sembra felice di aiutarmi. Grazie alla sua incrollabile pazienza e guida, la mia vita riassume una parvenza di normalità. La mia attrazione per Decker è istantanea, ma non sembra ricambiata. Fino a quando non sorprendo il suo sguardo infuocato indugiare a lungo sul mio corpo. I nostri abbracci non hanno il sapore e la durata di un abbraccio normale.

Non abbiamo alcun diritto di oltrepassare quel confine. Decker Fredric non è mai stato mio. Ma questo non mi impedisce di desiderarlo.

“Iniziano tutti da qualche parte. È che a me è toccato tornare al punto di partenza.”

Diciamolo, ultimamente mi capitano solo libri con supereroine! Questa protagonista è una roccia resiliente e inespugnabile, si chiama Delaney ed è una sopravvissuta a un attacco così brutale da averla lasciata in fin di vita e, una volta ripresasi, con un’amnesia irriducibile da trauma cranico.

Il protagonista, Decker, è un simpatico barista un tempo compagno di scuola di Delaney e segretamente, neanche troppo, innamorato di lei.

“Delaney abita nel mio cervello contro ogni volontà o ragione. È la mia più grande dipendenza, una solida stampella, la miglior influenza e un’abitudine di cui non voglio disfarmi.”

In questa storia il passato e il presente sono fortemente divisi dall’attacco di Dell. C’è un prima di cui la ragazza non ha alcun ricordo, un vita dimenticata, cancellata e lasciata evaporare. Senza sforzo, senza rimorso e quindi senza dolore (evviva).

E c’è un dopo, composto da presente e futuro in cui ogni pianeta si allinea per risarcire Dell e darle una seconda opportunità di vita, all’insegna di tante cose piccole e “normali”, bellissime per la “nuova” Delaney.

Nel prima sembra che la ragazza fosse sola e infelice. Nel dopo, ha amici che tengono a lei e un uomo che la protegge nel modo più giusto e perfetto per lei.

“In fondo, la vita ha un suo modo divertente di risolvere le cose.”

Anche se personalmente avrei risolto le cose in maniera decisamente più sanguinosa, ma io sono una strega vendicativa e forse non faccio testo. Forse. Eppure sento che più d’uno di voi lettori sarà d’accordo con me.

Sta di fatto che quello che conta per Delaney e Decker è avere la loro nuova occasione di vita e per noi lettori scoprire una storia tutta da godere in cui il destino aggiusta le cose e ciascuno ottiene esattamente ciò che merita… (A parte il sangue, ma fatemi tacere!)

Un romance assolutamente da leggere con un crescendo di dolcezza e amore che risarcisce personaggi e lettori del dramma aperto nel prologo e che si risolve verso la fine, dove ogni nodo viene sciolto.

Giudizio:

Sensualità:

Violenza:

Navillus