Orgoglio di Jennifer Miller

Titolo Originale: Fighting Pride

Usa: 2017

Pagine: 324

Protagonisti: Tatum, Cole

Genere: Sport Romance

Casa Editrice: Hope Edizioni

Serie Deadly sins #4

Data di Uscita: 17 Luglio 2019

Orgoglio di Jennifer Miller

Sono passati cinque anni dall’ultima volta che l’ho vista.  Cinque anni da quando abbiamo perso tutto.
Cinque anni da quando ho venduto la mia anima al diavolo, spezzandole il cuore per salvarla.
Il sacrificio e la solitudine sono stati quasi insopportabili… e ora lei è tornata. Non mi è concesso vederla né parlare con lei, non mi è permesso desiderarla, aprirebbe solo vecchie ferite mai guarite. Ma non riesco a starle lontano e ripeto a me stesso che voglio solo rivederla un’ultima volta, sapere che il mio sacrificio non è stato vano. La mia anima è oramai perduta, ma farei qualsiasi cosa per riaverla, anche se questo potrebbe farle ancora più male.

La storia di Cole e Tatum mi ha annichilita. L’autrice ha avuto la rarissima capacità di descrivere con sincerità, amarezza e realismo quasi brutali il dolore. Quello che ti annienta, che si impone nella tua vita e non ti fa sentire altro che lui stesso, come se fosse un maledetto coltello che ti dilania lo stomaco in ogni ora del giorno per settimane e mesi infiniti. Quanto questo dolore ci renda egoisti e disattenti al dolore dell’altro, soprattutto nella coppia. Quanto sia facile credere di star male soltanto noi e quanto impossibile “sentire” la sofferenza di chi ci è accanto, soprattutto se apparentemente chi ci è vicino non soffre, perché non fa rumore…

Cole è un’anima rara e speciale, forse perfino troppo, uno di quei rarissimi uomini che mettono la compagna e le sue esigenze al primo posto, uno che si sacrifica senza che nemmeno gli sembri un sacrificio, uno che ama davvero, senza timore e senza rimpianto.

E poi c’è Tatum. Difficile provare grande empatia per chi si chiude completamente al mondo esterno, ma… Bisogna sempre considerare che ognuno di noi “sente” a modo proprio, soffre, piange e nutre i propri demoni secondo la sua sensibilità e il suo cuore. E star male davvero, non riuscire a distinguere la notte dal giorno, un giorno dall’altro, non sentire fame e sete, ma solo depressione, non sono cose che da soli si può decidere di risolvere. Perciò ho amato davvero moltissimo la delicatezza e il trasporto con cui la Miller ha trattato la storia del passato di Cole e Tatum, che mi ha commosso e convinto come poche volte mi è successo. Ci sono pagine di questo libro che ti passano addosso come fossero carta vetro, graffiandoti con la loro intensità.

“… fidati di me, ognuno di noi ha la propria dose di cose belle e di cose brutte. Su alcune di esse non abbiamo alcun controllo. E sai, il bello e il brutto non sono sempre così netti. Alcune cose che ci sembrano brutte lì per lì, a volte hanno delle conseguenze positive in una prospettiva più ampia.”

Un romanzo che fa riflettere moltissimo, sulla vita e sulle sue improvvise e imprevedibili salite impervie, sull’amore e la necessità di appoggiarsi, di confidare nell’altro, e sull’egoismo del dolore perché, siamo sinceri, è molto facile gioire insieme, ma le ferite ognuno se le lecca da solo, e questo, alla lunga, allontana molto di più che piangere abbracciati.

Fino a metà si tratta insomma di una lettura davvero indimenticabile, proprio per questa capacità di farti sentire la stessa intensità di chi scrive. Nella seconda parte invece la storia si va come “addormentando”, cadendo un po’ nella  prevedibilità, ma del resto era quasi impossibile che potesse continuare con la stessa altissima intensità.

Diciamo solo che si tratta di una splendida storia di rinascita e ripartenza, di dolore guarito e nuove possibilità, esattamente com’è la vita stessa: anche dopo la tempesta peggiore torna sempre a risplendere il sole. Grazie Jennifer per avercelo ricordato una volta di più.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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