Il dolore di J.M. Darhower

Serie Cicatrici #2

Il dolore di J.M. Darhower

Morgan Myers è stanca di essere sfruttata e maltrattata da chi le sta accanto.

Decisa a riprendersi la vita che le è stata sottratta, si affida al famigerato Scar, un uomo che tutti temono, non solo per la violenza di cui è capace, ma anche per via del suo volto sfregiato. Morgan però non ha paura di lui, perché, oltre la facciata che lo fa sembrare un mostro, riesce a scorgere la sua umanità.

E ciò che vede le piace.

Molto.

Forse, persino troppo.

Quando il passato di Morgan tornerà a farsi vivo con i suoi orrori, sarà proprio Lorenzo a vestire i panni dell’eroe e salvarla.

Morgan capirà quindi che dovrà giocare il tutto per tutto per conquistare il cuore dell’uomo.

Riusciranno i due ad avere il loro lieto fine?

Dolore riprende subito dopo Minaccia dove Lorenzo e Scarlet sono finiti nell’occhio del ciclone. Morgan è alla disperata ricerca di ciò che le è stato crudelmente strappato, e sebbene Lorenzo sia un uomo apparentemente apatico, annoiato e senza cuore, i sentimenti che hanno sciolto quel cubetto di ghiaccio che gli sta nel petto, lo spingono a rischiare di attuare una vera e propria guerra per aiutare la sua Scarlet.

E non si fermerà davanti a nulla pur di tenerla al sicuro e aiutarla a riprendersi la vita.

“Lui ha un cuore. Lo vedo quando lo guardo negli occhi. Vedo la sofferenza che prova. È torturato, contorto, annodato, troppo occupato a prendersi a calci in culo, ma molte persone questo non lo notano, perché non lo guardano sul serio.
Si voltano non appena vedono la superficie, terrorizzati, perché ciò che mostra al mondo può essere davvero spaventoso.
Se si soffermassero un istante a guardarlo davvero, però, capirebbero cosa intendo. Crederebbero a ciò che credo io.
E, cioè, che quest’uomo è ben lontano dall’essere un mostro.”

A differenza del primo volume, dove il segreto della lettera scarlatta ancora non era stato svelato, ora conosciamo tutte le motivazioni e di conseguenza lo sviluppo appare molto più ‘lento’. Anche la faccenda Aristov non mi ha del tutto convinta. Tutto sto cinema per una risoluzione così… banale.

Ho apprezzato la breve gita nella valle dei ricordi di Naz, che però ha solo evidenziato quanto quella trilogia sia indimenticabile e questa, che risulta una piacevolissima lettura, un po’ meno.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Cherry.

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