Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas

Titolo Originale: Corrupt

Usa, 2015

pagine: 460

Protagonisti: Michael, Rika

Casa editrice: Newton Compton

Genere: New Adult, Contemporary Romance

Data di Uscita: 10 aprile 2017

Serie Devil’s Night #1

Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas

Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell’orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l’ho notato. L’ho visto, l’ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all’università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare.

Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l’unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L’occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.

Corrupt, questo il titolo originario, è uno dei libri che più hanno fatto parlare di se’ nel mondo romance. La sua autrice, Penelope Douglas, è stata tra le prime ad aver sdoganato il genere new adult in Italia con la serie Fall Away, conosciutissima, e per questo il suo Corrupt è uno dei primi dark di cui si è sentito parlare.

Ovviamente ciò ha comportato alte aspettative da parte di chi (come me) da sempre adora questa scrittrice, e… inevitabili dibattiti. Troppo intenso? Troppo sciocco? Troppo viziati i protagonisti, veri e propri bulletti di quartiere, ricchi e annoiati? Qualunque sia il vostro dubbio, se non lo avete ancora fatto leggete questo libro.

È assolutamente un must nel suo genere. Il mantra del nostro blog, che ci ha dato l’idea iniziale del nostro obiettivo, “leggere con mente aperta”, trova qui una delle sue applicazioni più valide. L’intreccio prende fin dalle prime pagine, grazie ai suoi toni cupi e alle descrizioni piene di suspense.

I protagonisti sono esattamente quello che sembrano da subito: ragazzini troppo ricchi e troppo annoiati, a cui nessuno ha insegnato che ci sono dei limiti tra lecito e illecito, tra bene e male, figli di genitori troppi presi da se stessi per prestare loro attenzione e dare il buon esempio.

È così che quattro bulli, per divertirsi e passare il tempo in una città addormentata, inventano una serie di pagliacciate, cattiverie e vandalismi più o meno gravi. Indossano maschere da cavalieri e… scendono in azione durante la notte, come anarchici ribelli, sfidando leggi, regole civili e morale comune.

La trama procede per salti temporali, avanti e indietro di 3 anni, in modo tale da ipnotizzare il lettore e renderlo attento. La linea di divisione tra i due periodi è un fatto accaduto a causa di Rika, la protagonista femminile. Quel fatto ha mutato ogni equilibrio e ogni obiettivo. Nato come uno scherzo di cattivo gusto, diventa invece necessità di vendicarsi di Rika.

In realtà si è trattato di una cosa grave, che il lettore si aspetta abbia cambiato ognuno dei ragazzi partecipanti… Invece nulla di ciò è successo. Rika è sempre una ragazzina sciocca, attratta dal pericolo, e i quattro cavalieri sono rimasti i soliti bulli senza via né verso. Il protagonista è uno dei quattro: Michael.

“Aveva bisogno di una doccia calda, di un letto comodo, …e di me.”

Intelligente e sottile ma pieno di una rabbia distruttiva contro tutti, geloso del fratello al limite della follia, ignaro di essere innamorato di Rika in pratica da sempre. Un neonato dei sentimenti, insomma. Il classico tipo a cui i familiari hanno sempre detto di sì a qualunque richiesta, impedendogli così di capire cosa avesse davvero valore, quali azioni pesassero sulla bilancia della vita.

Come si decidono gli obiettivi e nascono i desideri? In buona sostanza, il mio applauso alla Douglas va soprattutto per aver raccontato una favola di cattivi piccoli cavalieri, come specchio sociale di una classe troppo benestante, annoiata, sonnolenta e incurante, colpevole di crescere i propri ragazzi senza l’amore e l’attenzione che essi meritano.

E quando si riflette mentre si legge, si tratta sempre di un grande libro.

Giudizio:

Classificazione: 4.5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

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