La prigioniera d’oro di Raven Kennedy

Titolo Originale: Gild

Usa: 2020

Pagine: 320

Personaggi: Auren, Re Mida

Casa Editrice: Armenia

Genere: Fantasy

Data di Uscita: 30 marzo 2022

Serie The Plated Prisoner  #1 

La prigioniera d’oro di Raven Kennedy

Auren è la favorita di re Mida, l’uomo dal tocco d’oro, che la tiene in una gabbia dorata, simbolo del suo potere. Questa «gabbia» copre l’intero piano superiore del castello, con gabbie integrate in ogni stanza e passerelle sbarrate collegate tra loro, in modo che Auren possa girare liberamente per il castello.

La prigioniera si sente protetta e al sicuro nella sua gabbia. Ma da cosa? Ha avuto una vita molto dura, ha vissuto per strada fino a quando Mida non l’ha salvata. Auren lo conosce da prima che diventasse re, il che spiega molto sul loro rapporto.

Ma la sua vita, le sue sicurezze, stanno per cambiare brutalmente…

Auren è la sella reale favorita del re Mida. D’altronde avere la pelle, i capelli, gli occhi, le unghie, e qualsiasi altro centimetro del proprio corpo ricoperto d’oro, non può che rendere ovvio tutto ciò.

Eppure essere la sua preferita non è esattamente sinonimo di grandi favoritismi, anzi, forse proprio l’opposto. Un’enorme gabbia dorata la protegge dal mondo, ma la mette altresì in vista come il bellissimo esemplare raro da mostrare a tutti quanti. Questo è un grandissimo sinonimo di potere che rende re Mida, colui che col suo tocco tutto in oro può trasformare, un alleato potente nella guerra dei regni.

Essere la sella favorita la protegge anche dagli approcci più carnali che le sue colleghe selle reali devono e possono avere nei confronti del loro re. E per il cuore di Auren, che piange d’amore per il suo re, questo distacco fa male. Insomma, un po’ come ammirare una buonissima fetta di torta che viene però divorata da altri e potersi solo cibare del profumo. 

Ma è proprio quando la guerra arriva, che Auren sente dapprima infrangersi il cuore, e poi sperare che i pensieri legati a una libertà tanto agognata non si avverino. Anzi, il sogno della sua confortevole gabbia dorata la fa sentire sciocca, ingrata, e perché no, le fa capire che forse la sicurezza garantita dalla sua gabbia dorata è persino meglio dei mostri che la stanno aspettando fuori.

La prigioniera d’oro è il primo libro di una serie composta da quattro volumi che ha creato parecchio subbuglio tra le lettrici. 

Dal mio personale punto di vista di blogger indipendente e che non ha stelle a profusione da spargere per ringraziare di una copia arc (non lo facciamo nemmeno con le copie arc, tranquilli, al limite rifiutiamo la recensione quando troppo negativa, avvisando gli interessati), io dico che mi è piaciuto. E tutto questo scandalo legato al rapporto malato tra i protagonisti mi pare eccessivo. Vi ho visto osannare di peggio e con giustificazioni improponibili….

Per cui sì, il mio voto è senz’altro positivo, anche se forse alcuni argomenti andavano approfonditi un po’ di più per fornire al lettore maggior sgomento per la fine del libro sul punto più bello.

Grazie Raven, una ventata d’aria fresca in un clima a volte sempre troppo uguale.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Cherry.

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