Non proprio un colpo di fulmine di Meghan Quinn

Non proprio un colpo di fulmine di Meghan Quinn

Tutte le coppie hanno una dolce storia romantica da raccontare sul momento in cui Cupido ha trafitto i loro cuori con la sua freccia… tutti, eccetto Lottie e Huxley.

Loro due si scontrano, letteralmente, nelle strade glamour di Beverly Hills, lei disperata e lui furioso. Lottie è sconvolta dopo che Angela, la sua “migliore amica” dai tempi della scuola, l’ha licenziata in tronco pur di non darle l’aumento che da mesi aspettava. Stipendio che, dopo mesi di lavoro malpagato, le avrebbe finalmente permesso di lasciare la casa dei genitori e andare a vivere da sola.

Ora si ritrova senza lavoro, senza denaro e con un debito universitario da dover pagare in fretta. Il tutto, poi, a pochi mesi dalla rimpatriata con i compagni del liceo: un disastro su tutta la linea.

E Huxley? Anche lui è a dir poco nei guai.

Agente immobiliare di grido, i milioni non gli mancano ma ha bisogno di un’ultima acquisizione strategica per consolidare l’impero costruito con i suoi fratelli… eppure, l’affare continua a sfuggirgli dalle dita perché il suo potenziale nuovo cliente, Dave, sente il bisogno di trovare con lui una connessione a livello umano per vendere le sue proprietà.

E Huxley… beh, lui è uno squalo senza scrupoli. Quindi, si è inventato su due piedi una fidanzata incinta, per fingere di avere qualcosa in comune con Dave. Peccato che adesso lui voglia organizzare un’uscita a quattro.

Un po’ disperati e un po’ arrabbiati Lottie e Huxley finiscono per sfogarsi sulle loro sfortune davanti a un piatto di nachos, quando li colpisce il colpo di… genio: fare come in Pretty Woman senza la parte sul sesso, ovviamente. Huxley propone a Lottie di essere la sua Vivian e impersonare una dolce fidanzata incinta, Lottie in cambio avrà un finto fidanzato da sfoggiare davanti ad Angela, una gustosa vendetta e parecchi soldi per ripagare il debito universitario.

Tutto bene, dunque? Niente affatto.

Coinvolti in una serie di imbarazzanti corsi prenatali, ridicoli appuntamenti a quattro, e con il rischio di essere scoperti, sembra che Lottie e Huxley si siano lanciati in un’impresa disperata. Ma innamorarsi davvero l’uno dell’altra? Quello sì che sarebbe un bello sbaglio, enorme

Era da tanto che non mi divertivo così, con una commedia romantica frizzante e priva di qualsivoglia pretesa! Una lettura rilassante che mi ha strappato più di una risata e con momenti hot che riscalderebbero anche un mammut congelato.

Lottie è spassosissima e autoironica. Un po’ stramba di certo, un po’ troppo ingenua pure, eppure sembra molto simile all’immagine che lo specchio mi rimanda ogni mattina, anche se è passata qualche primavera dalla sua versione giovanile e disincantata. È una sognatrice, una romanticona che finge di non esserlo, un’amica leale e sincera, unita alla sua famiglia e fedele ai suoi principi.

Ti trovi nella cacca fino al collo, senza lavoro e con un debito universitario da saldare? Ovviamente ti serve una soluzione, e dove altro trovarla se non passeggiando tranquilla in cerca di un fidanzato ricco che risolva tutti i tuoi problemi? Verrebbe in mente a chiunque! (Sistemare qui la prima risata)

E poi c’è Haxley, anche a lui serve una soluzione veloce per coprire una balla colossale che ha appena raccontato a qualcuno con cui vuole entrare in affari. Facile da trovare se ci sbatti contro mentre passeggi in cerca di una buona idea. (Sistemare qui la seconda risata.)

Entrambi sono incredibilmente fiduciosi, certi che un contratto pieno di clausole e postille li metta al riparo da ogni guaio, e ottimi attori nel recitare la parte che serve a coprire la bugia di Huxley. Tutto perfetto se fosse deciso solo dal cervello. Peccato che, si sa, il cuore ci mette sempre il suo zampino feroce e… rivoluziona tutto.

Oppure risolve tutto?

«Vuoi sapere se penso che troverò la donna dei miei sogni? Sì, cazzo, la scoverò. Penso di essere pronto? No. Ma la vita non funziona così, non aspetta che tu sia pronto. Perciò, quando arriverà, so che dovrò darmi da fare per renderla felice, per cercare di tenermela stretta.»

E qui scappa la terza risata perché Huxley è uno che vede molto bene,  da segugio qual è, un buon affare, dei buoni numeri, del buon vecchio denaro. Ma sentimenti? Donne ideali? Che roba è?

Per Lottie è esattamente il contrario, si ficca in situazioni imbarazzanti o sfavorevoli una dietro l’altra, sempre sorridente, ma riconosce al volo i sentimenti, la bontà d’animo, i sorrisi sinceri. Due così come fanno a mescolarsi? Sono peggio di acqua e olio, eppure…

“Nessuna traccia dell’uomo che gioca al dottor Jekyll e Mr. Hyde. Questo qui è Huxley. In persona. Ed è come un proiettile nel petto. Mi piace questo lato di lui. Molto più di quanto dovrebbe.”

State cercando un instalove che ti cade tra testa e collo mentre cammini tranquillo per la tua strada? Alla larga da questo libro perché qui c’è un amore costruito a fatica, con poca simpatia iniziale, molta voglia di portare a termine un impegno preso, parecchie risate e tanta attrazione fisica.

Una nuova ottima prova per Meghan Quinn con personaggi che restano impressi a lungo. Insuperabili i battibecchi tra i fratelli e Huxley, e allo stesso modo i dialoghi frizzanti tra le due sorelle (Lottie e Kelsey).

Una di quelle storie alla Pretty Woman, in cui la realtà che viviamo ogni giorno è lontana, eppure sembrano vita vera. Perché, cavolo, sognare ha sempre un fascino immenso. E farlo sorridendo è ancor meglio.

Giudizio:

Sensualità:

Navillus