Promessa mortale di Angela Marsons

Titolo Originale: Fatal Promise

Usa: 2018

Pagine: 386

Protagonisti: Detective Kim Stone

Genere: Thriller

Casa Editrice: Newton Compton

Data di Uscita: 6 gennaio 2023

Serie Detective Kim Stone #8

Promessa mortale di Angela Marsons

Per la detective Kim Stone non è raro trovarsi di fronte a brutali casi di omicidio, ma stavolta c’è qualcosa di diverso. La vittima infatti è il dottor Gordon Cordell, un uomo dal passato oscuro coinvolto in una precedente indagine, e Kim continua a domandarsi chi potesse desiderarne la morte. Uno strano senso di inquietudine la accompagna mentre muove i primi passi a ritroso nella vita della vittima.

Quando il figlio di Cordell finisce in coma in seguito a un drammatico incidente e, pochi giorni dopo, viene rinvenuto il corpo di una donna morta in circostanze sospette, Kim non può fare a meno di ipotizzare un collegamento tra le vittime. Tutti gli indizi sembrano puntare verso il Russells Hall, l’ospedale dove Gordon Cordell lavorava, su cui aleggia un’oscura e impenetrabile rete di segreti e omertà. Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.

Eccomi ancora alle prese con le gesta della mia (momentaneamente ex) detective preferita, Kim Stone.

Sono ancora sconvolta dal tragico finale del volume precedente e, se da una parte sono felice che questo nuovo caso sia collegato e che porti con sé un po’ di Dawson, dall’altro sono rimasta infastidita dal moto di ostracismo che la squadra – soprattutto Kim – ha attuato nei confronti del povero Penn, precedentemente portato sul palmo di mano. Certamente rendermelo così umano durante la lettura non ha aiutato a farmi diventare tollerante nei confronti dei bulletti da ufficio.

Rispetto ai libri precedenti, ci sono stati parecchi punti che mi hanno irritata. Primo su tutti, come accennavo poco fa, è il comportamento della squadra nei confronti del nuovo arrivato. Per come sono fatta, mi sono risentita e ho perso interesse nell’indagine. Che sia tutto studiato a tavolino per avere il wow finale con tanto di spiegazione psicologica che consente di fare il tuffo carpiato triplo… ma anche no.

Un secondo elemento che ho trovato disturbante è considerare più interessante l’indagine segreta di Stacey rispetto al caso principale su cui gira la storia. Ci sta, a volte non c’è feeling, oppure l’indagine in sé è meno avvincente delle precedenti. O magari il mood di lettura non è proprio il migliore per affrontare tale libro. Sta di fatto che ho avuto più difficoltà a terminarlo rispetto al normale.

Evidentemente Angela ha voluto aumentare la pressione a cui la sua protagonista è sottoposta rendendola più sgradevole del solito e volta a determinati comportamenti inaccettabili, per poi farci conoscere i retroscena psicologici della sua infanzia e ta-dan, arrivare a giustificarla e osannarla. Ecco, credo di essere stanca del giochetto.

Lamentele comportamentali a parte, il libro scorre, la penna dell’autrice è tagliente come al solito, e la struttura regge alla grande. Sono ovviamente solo io che sto invecchiando e che forse non tollero più certi atteggiamenti (e voi ora fareste bene a ricordarmi che ho dichiarato poco fa amore eterno ad un papabile serial killer sociopatico e a tutta la successiva banda di criminali di Rina Kent.)

In ogni caso non temere Angela, il seguito lo leggerò eccome.

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Violenza:

Cherry

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