The Dark Devil di Veronica Eden

The Dark Devil di Veronica Eden

Ho venduto l’anima al diavolo.

BLAIR

È nelle difficoltà che si vede chi può sopravvivere e chi no. Io? Sono una che sopravvive. Il piano era perfetto: rubare una delle sue macchine, venderla e sistemarci per tutta la vita. E nel frattempo fargliela pagare per avermi dato il tormento dal primo istante in cui ho messo piede fra quegli snob della Silver Lake High School. Ma lui mi ha beccato con le mani nel sacco. Che cosa è peggio: andare in galera o diventare il giocattolo preferito del diavolo? Il mio subdolo mostro mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare, e ora gli sto vendendo tutto. Persino l’anima.

Il segreto per essere spensierati è non amare niente.

DEVLIN

Quei burattini si lasciano ingannare dalle mie finzioni. Ma il modo in cui mi guarda lei mi ha sempre bucato la pelle. Come se sapesse tutto. Ma è un topo di fogna, come potrebbe mai capire? Ho giurato di distruggerla. Quando la becco a rubarmi la macchina, è chiaro che non ha capito la lezione. Stavolta non sfuggirà alla mia collera. Sei pronta a giocare con me, ladruncola? Le regole sono semplici: la mia parola è legge. Ho venduto la mia anima al diavolo.

“…non sapranno mai il mio segreto. Il motivo per cui sembro sempre così spensierato. Il trucco è non amare nulla.”

Ah, Devlin. Mi avevi ammaliato già dalle poche scene in cui comparivi nel primo capitolo della serie, un protagonista bully romance da manuale, con tutti gli annessi e connessi. Come resisterti?

Veronica Eden ha proseguito a incantarmi con il suo flauto magico raccontandomi del suo Diavolo, Devlin, un infido serpente senza sonagli, armato di un corpo mozzafiato e di un cipiglio che si sa, ammazza ogni lettrice romantica.

Ma Blair, la sua coprotagonista, non incanta di meno, con la sua forza di volontà, il coraggio e le scelte anche pericolose ma sempre ragionate.

D’accordo, stiamo parlando di due liceali, ragazzini alle prese con problemi e situazioni molto più grandi di loro, eppure la Eden mi ha convinto anche stavolta, perché tanto Devlin (Devil) quanto Blair hanno sempre intelligenza, carattere, capacità. E un bagaglio di esperienze che, anche se con opposti mezzi, ha permesso loro di crescere e imparare a fare da se’.

Mentre leggevo avevo come la  sensazione di leggere un romanzo  ispirato alla favola de La bella e la bestia (neanche a dirlo, la mia favorita tra le favole quasi dark). Devil offre aiuto e protezione in cambio di… compagnia. E Blair accetta perché non saprebbe come altro andare avanti. E in breve, quello che nasce da ambo le parti come necessità, diventa abitudine, conforto, sicurezza e infine amore. Inevitabile come bagnarsi stando sotto la pioggia senza ombrello.

Non sei preparato, credi di non cercare nulla di simile eppure… ti piove addosso il calore dell’altro, la presenza costante, il conforto benevolo. Non puoi farne a meno, siamo animali sociali, alla fine, anche quando ci crediamo immuni, apatici, atipici, asociali.

“Siamo uguali: capelli neri, cuori arrugginiti e tatuaggi con le stelle.”

Il loro cuori sono le vere stelle, capaci di illuminarsi e illuminare, bastevoli a se stessi eppure in grado di ingrandirsi e inglobare il buio intorno.

«Sei la mia stella cadente. Quando sono con te, i miei desideri si avverano».

È solo un romance, è solo fantasia, serve solo a distrarsi e a credere nei cuori stupendi, quelli che fanno sorridere e rallegrano le giornate. Ma Veronica lo sa raccontare maledettamente bene.

Giudizio:

Sensualità:

Violenza:

Navillus