Scar. La storia di Tristan, il principe Sfregiato di Emily McIntire

Scar. La storia di Tristan, il principe Sfregiato di Emily McIntire

COME SAREBBE ANDATA LA STORIA, SE FOSSE STATO IL CATTIVO AD AVERE LA MEGLIO?

Tanto tempo fa, un re ci ha lasciato.
Due figli aveva avuto: un reietto ed uno amato.
Ma per poter salire sul trono a regnare
Il grande aveva un onere: una sposa da trovare.
E visto che il minore era un bruto ed un villano
Fu detto a quella sposa di stargli ben lontano.
La fulgida regina il divieto rispettava
di giorno era perfetta, un’amabile sovrana.
Ma al calar del sole, il talamo lasciava,
e dal fratello oscuro scendeva nella tana.
Dimenticò i suoi impegni e la sua posizione
e fra segreti e sbagli, perdette la ragione.
E mentre al primo re la mano aveva dato
il cuore apparteneva al Principe Sfregiato.

“L’acqua è l’elemento più potente al mondo. È placida quando serve ed efferata quando messa alla prova. Non dare mai per scontato di conoscere la potenza di qualcosa solo sulla base delle apparenze.”

Ah, l’amore, quanti danni crea. O forse sarebbe più esatto dire: quanti torti ripara?

Dipende sempre da quale punto di vista si consideri i fatti. C’è un personaggio che sembra il legittimo  re, c’è una protagonista destinata a diventare regina e c’è un antagonista. Fin qui tutto normale, ma che accadrebbe se le cose non fossero affatto così lineari e se chi sembra buono non lo fosse poi molto e al contrario chi sembra cattivo avesse solo esigenza di vendetta e rivalsa? È così che la McIntire si lascia ispirare da storie che tutti conosciamo (e di cui abbiamo amato i protagonisti “buoni”), trasformando sotto i nostri occhi le carte in tavola e redimendo i “cattivi”, mutandoli in angeli vendicatori.

È così che mi sono trovata costretta ad amare il povero (si fa per dire) Scar, ribelle e contorto dapprima, poi in parte vittima e infine vendicatore di torti. Ma chi ha commesso quali colpe? Nel racconto di Emily si mescolano favori e offese, vincitori e perdenti, in un caotico bisogno di affermazione e d’amore. Chi vuole vendetta la vuole per amore di qualcun altro, chi ha paura di perdere trono e corona sa di non meritarseli, chi li vuole conquistare li vuole perché se non ha mai potuto avere amore vuole almeno il potere…

E alla fine il motore che spinge tutto è sempre uno solo e lo stesso: l’Amore. Lui basta a spiegare ogni mancanza e ogni torto, ogni prevaricazione e ogni bisogno. Chi non ha avuto amore medita tremenda vendetta, o si è già vendicato ma ne porta il peso del pentimento.

E nel momento in cui l’amore investe chi non ne era mai stato oggetto è come una pioggia benefica o un’illuminazione divina. O il colpo di un fulmine. Ta-dah e tutto assume nuova forma e nuovo significato.

“Qualcosa che non avevo mai provato prima scoppia come fuochi d’artificio nel mio petto.”

Una lettura incantata, per lettori romantici come me, che credono che il destino sia quasi una mano divina e aggiusti e punisca…

Gli accadimenti sono certamente un po’ “telefonati”, ma rilassano e fanno sorridere. E ci fanno innamorare di un ex cattivo, affascinante, carismatico e affabulatore, quanto nessun buono saprà mai essere…

Giudizio:

Sensualità:

Violenza:

Navillus