Guerra di Laura Thalassa

Guerra di Laura Thalassa

Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.

Il giorno della caduta di Gerusalemme, Miriam Elmahdy capisce che la sua vita è ormai finita. Le case sono in fiamme, le strade si sono trasformate in fiumi di sangue e un esercito di traditori massacra ogni singolo abitante della città.

Non c’è possibilità di salvezza, soprattutto non dopo che Miriam attira l’attenzione dell’artefice di tutta quella distruzione: Guerra, il secondo Cavaliere. Tuttavia, quando il gigantesco e terrificante condottiero riesce a catturarla, invece di ucciderla inizia a chiamarla “moglie” e la porta con sé al suo accampamento.

Miriam si trova così ad affrontare un futuro che mai avrebbe immaginato: il mondo brucia davanti ai suoi occhi, città dopo città, e il responsabile di tutto ciò è il suo apparentemente indistruttibile “marito”, il quale, nei suoi confronti, si dimostra tuttavia tenero e gentile, nonché deciso a fare di tutto per conquistarla.

Miriam non è sicura di riuscire a resistergli, ma se c’è una cosa che ha imparato è che amore e guerra non possono coesistere e lei deve scegliere se arrendersi e assistere alla fine dell’umanità, oppure se sacrificare tutto, sentimenti compresi, pur di fermare il Cavaliere.

“Sarò la lama di Dio e il Suo giudizio. Spinta dal mio braccio armato, l’umanità mi consegnerà i suoi ultimi respiri. Peserò i cuori degli uomini mentre li libererò.”

Mi viene da ridere, ma provo a rimanere seria.

Laura Thalassa ci ha regalato una serie meravigliosa sui guerrieri dell’apocalisse. Mentre leggevo Pestilenza c’era il covid. Ora ho terminato Guerra e Putin sta facendo impazzire tutto il mondo. All’orizzonte mi aspetta Carestia. Devo forse fare scorte di cibo a lunga conservazione? Se sopravvivo per leggere Morte si intende…

Ma veniamo a noi.

Miriam ha poche e semplici regole su cui basare la propria vita: piegale ma non infrangerle, attieniti alla verità, evita di farti notare, dai retta al tuo istinto e sii sempre coraggiosa. Quando Guerra arriva a Gerusalemme, lei ha tutte le intenzioni del mondo di continuare per la sua strada attenendosi a esse e portando a casa la pelle. Se non fosse che lui è di tutt’altro avviso.

“Ti ho vista per la prima volta e ho desiderato. Allora ho preso.”

Guerra comunica a Miriam di essere il suo sposo, punto. Il volere di Dio ha fatto sì che lei fosse destinata a cavalcare al fianco del cavaliere dell’apocalisse e nonostante i deboli tentativi di fuga, le ripicche e le negazioni, Guerra non la lascia andare.  Diciamocelo, farei anche io poche storie se mio marito fosse l’incarnazione della perfezione.

Ma c’è un livello di tolleranza in tutto e quando Guerra dimostra alla sua sposa la vera estensione del suo potere, ecco che Miriam capisce che è davvero giunta l’ora di intervenire per fermarlo, anche a discapito dei sentimenti che li legano. Perché assistere all’annientamento del genere umano senza discriminazione alcuna non è cosa facile da digerire, ma come si dice? Chi la dura la vince. E Miriam, che è stata messa da Dio stesso accanto a Guerra, è una vera combattente.

“La terra ospita un numero infinito di ossa.”

E se è vero che Guerra e amore non possono coesistere, sapere che Pestilenza è riuscito a rinunciare al suo incarico, dona a Miriam la forza di persistere e non arrendersi, anche a costo della sua stessa vita.

“Sei dolorosamente umana. Le tue ossa vogliono rompersi, la tua pelle vuole sanguinare, il tuo cuore vuole fermarsi. E per la prima volta in assoluto, sono terrorizzato dall’idea che una di queste cose accada. Non ho mai conosciuto la vera paura fino ad ora.”

Mi è piaciuto leggere Guerra. Le storie di Laura sono tutte godibili, anche se questa volta trovo che ci siano state delle mancanze nella caratterizzazione dei protagonisti rispetto al primo volume. Ora non mi resta che aspettare il libro dedicato a Fame perché questo è un appuntamento a cui assolutamente non voglio mancare.

Giudizio:

Sensualità:

Violenza:

Cherry