Manik di Amo Jones

Titolo Originale: Manik

Usa: 2018

Pagine: 373

Protagonisti: Bea, Manik

Genere: Dark Romance

Casa Editrice: Virgibook

Data di Uscita: 10 settembre 2022

Manik di Amo Jones

Mi chiamo Beatrice Kennedy, ma mi chiamano tutti Beat. Conduco una vita modesta, sono appena uscita dal college e sto vagando di città in città, finché non troverò casa mia.

Amo la musica, e il suo modo di toccare anche le corde più profonde e intonse della mia anima. Tocca punti diversi a seconda di quello che scegli di ascoltare. È la droga a cui ricorriamo tutti quanti per allentare la tensione, solo sotto forme diverse. Il mio stile preferito è il jazz. Quello strimpellio soave che prende il sopravvento su di me… Il soffio del fumo del sigaro, il bourbon, un vecchio fedora impolverato.

Il mio stile non è affatto il rap, men che meno il rap di uno str***o di prima categoria, con due torbidi occhi azzurri regalatigli da Dio e un ghigno fatto a mano dal demonio.

Sapevo chi era – tutto il mondo lo conosceva. Quella fatidica sera si è messa in moto una serie di eventi a catena da cui era impossibile tornare indietro.
Non si possono salvare le persone che non vogliono essere salvate. Non si possono tirare fuori dall’oceano, se si sono agganciate ad un’ancora. La mia ancora era l’amore, ma la distruzione era l’acqua che mi stava inghiottendo, mentre la corda che avevo attanagliata alle caviglie era fatta delle parole di Aeron Romanov-Reed.
Meglio noto come Manik.

Lui se ne va in giro per il mondo a rubare cuori ma, una sera, ha rubato qualcosa che non aveva il diritto di prendere.
Me.

Questo libro è un minestrone saporito di tutte le cose che amo in un romance: mafia, soft dark, un finto cattivone, music romance a tratti, suspense in altri e ginnastica da letto (e sui pavimenti, muri, vasca da bagno, ovunque vi viene in mente) che non guasta mai.

Quindi so much love per me? Nient’affatto.

Anzi, credo arrivata a questo punto di avere un problema nella lettura e comprensione di ciò che scrive Amo Jones perché con la sua serie Midnight Mayhem ho avuto le stesse difficoltà. In questo caso preciso ho trovato la storia di Manik e pure quella di Beatrice intriganti, ma raccontate a sprazzi tortuosi e brevissimi, come i flash psichedelici delle discoteche anni 80, in modo quasi incomprensibile. Arrivata poi a una manciata di pagine dalla fine ecco che mi ha spiattellato tutto l’antefatto, i nomi, i luoghi, le cause e gli effetti. In dieci righe. Punto, basta, fine.

Sono rimasta spiazzata, basita e anche infastidita. Peccato.

Peccato perché, al di là del fatto poco credibile di una star musicale che appartiene al mondo mafioso in maniera attiva (voglio dire non solo per legami di sangue, che potrebbe pure essere, ma per diciamo “lavoro” svolto. E di più non dico per evitare spoiler), Manik è e resta un personaggio fighissimo dalla prima all’ultima pagina. Un po’ meno forse Beatrice, ma per me questo è un problema quasi irrilevante visto che le protagoniste femminili non sono mai le mie preferite quando leggo.

Dunque un gigantesco “ni” per me. Manik è il finto cattivone del mio cuore e la sua storia nella storia, con il suo lieto fine conquistato a fatica, mi hanno convinto. Ma tutto il resto proprio no.

Sono comunque felice di averlo potuto conoscere godendo della lettura delle sue… valide prestazioni musicali e muscolari!

Giudizio:

Classificazione: 3.5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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