Requiem di primavera di Krisha Skies

Requiem di primavera di Krisha Skies

Il mondo dell’oltretomba non è semplicemente la dimora dei defunti, ma terra di creature infide, di anime destinate a perdersi o a salvarsi, di demoni e dèi. Qui, dove persino nei paradisiaci Campi Fioriti si annidano insidie, Lenora è costretta a cominciare la sua nuova vita al fianco del principe Acheron, rinunciando alla propria esistenza mortale.

Tanti sono però i segreti che il Sommo Giudice cela, così come gli innumerevoli peccati commessi in nome della vendetta e del desiderio di redenzione. Eppure, i gesti inaspettatamente teneri e le premure che le rivolge fanno vacillare Lenora nel proposito di non cedere al serrato, quanto inspiegabile, corteggiamento del Principe degli Inferi.

Quando il loro legame muta in qualcosa di profondo e passionale, però, scioccanti rivelazioni sconvolgono vita e cuore di Lenora, che diventa consapevole di essere lo strumento per la fine di Acheron o per la sua salvezza.

Nel mondo dei vivi, intanto, l’inverno ha ormai ceduto il passo alla primavera e le note del Requiem suonate nella cattedrale di Kraven potrebbero nascondere le chiavi del destino dell’Ade.

“Nessun uomo mortale ti ha mai amata realmente, Lenora. Adesso lascia che a farlo sia un dio.”

Quando ho terminato Requiem d’Inverno, ho sentito proprio la necessità di proseguire nella lettura per capire dove sarebbe finito il povero Obolo Lenora. Che io sia irrimediabilmente affascinata dal re degli Inferi è cosa oramai nota pure ai sassi… ma vi garantisco che questo Ade- Acheron- ha un’attrattiva davvero magnetica.

In questa rivisitazione del mito, Krisha è stata davvero fantasiosa. L’intera storia è accattivante, anche se la mia totale attenzione la ottiene sempre oltre la metà del libro. Forse è solo la narrazione dell’autrice ad essere per me un diesel. Ma quando ingrana, lo fa esattamente nella maniera a me più congeniale.

“Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.”
Ma adesso ho ricordato, Acheron. Ho ricordato.

Il destino del principe degli inferi è nelle mani di una giovane e fragile fanciulla. Lei che col suo soffio vitale ristabilisce le forze del sovrano dell’oltretomba, rappresenta il futuro dell’aldilà. Ma per una creatura che appartiene inevitabilmente al mondo mortale, abbandonare la vita per dedicarsi alla morte può sembrare una cosa del tutto snaturata. Eppure il destino di Lenora è segnato, e il compito per cui è nata la porterà a compiere azioni che mai avrebbe immaginato di poter fare. Perché l’amore è la chiave di tutto, persino nel luogo in cui apparentemente tutto è perduto.

Un finale intenso per un libro che nella sua peculiarità resterà impresso nella mia mente.

Bravissima Krisha, complimenti davvero.

Giudizio:

Sensualità:

Violenza:

Cherry.