Wings di Valentina Ferraro
Italia: 2022
Pagine: 430
Protagonisti: June, Jace
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Self Publishing
Data di Uscita: 10 Gennaio 2022
Serie Red Oak Manor Collection #1
Wings di Valentina Ferraro
Lily-Rose June, fra le mura grigie e umide di Red Oak Manor, ci è nata e cresciuta. Le giornate per lei si dividono tra lo studio, le umiliazioni che i ricchi figli di papà della scuola che frequenta si divertono a infliggerle e le faccende da svolgere sotto l’attenta supervisione di Miss Price, la direttrice dell’orfanotrofio. Eppure, una domenica incolore come le altre, la sua quotidianità viene stravolta dal ritorno di quel ragazzino dagli occhi blu che le aveva fatto battere il cuore per la prima volta.
Jace Lowell Campbell viene scaricato davanti al vecchio portone dell’orfanotrofio, con due valigie nere al seguito e una rabbia cocente che impregna l’aria. La sua punizione è esemplare: dovrà scontare la sua penitenza all’interno di Red Oak Manor. Peccato, però, che il vero castigo sia tenersi alla larga da June, che è da sempre il suo punto debole. Lei che fa sembrare bello anche un posto miserevole come l’istituto in cui è nata e cresciuta.
Abbassare la guardia, adesso, gli sarebbe fatale, perché c’è una verità assoluta con la quale Jace dovrà fare i conti ancora una volta: June non se ne può andare da Red Oak Manor.
E lui non può rimanere…
Ho cominciato questo libro con imperdonabili ritardo e lentezza, presa dal lavoro, dalla vita e da cento altre letture. Chiedo venia! Oggi mi pento perché… è una meraviglia e merita tutto il tempo speso grazie a scrittura, trama, personaggi e progetto. Già, perché
Wings è il I° volume della Red Oak Manor Collection, questa brillante e squisita idea per cui dieci autrici italiane, diverse per stile, si sono unite e hanno creato una serie con una partenza in comune e sviluppi liberi. Posso aggiungere anche che non conoscevo la scrittura di Valentina Ferraro ma ne sono rimasta incantata.
“Lei, con le sue ali, mi porta via da qua, protegge entrambi. Si stacca appena, mi accarezza una guancia con la mano e mi sorride. E lo fa sempre, ci riesce sempre. Il mondo va a puttane e June sorride, bilanciando lo schifo con la bellezza.”
La storia inizia lentamente e mi ha ricordato vagamente (e molto piacevolmente) David Copperfield o Jane Eyre, con le sue scene di vita all’interno dell’orfanotrofio. June e Jace sono quanto di più diverso possa esistere tra gli ospiti del maniero. Tanto lui diciassettenne è chiuso e ostile, quanto lei a soli quindici anni è aperta e positiva. E mentre June è un’orfana a tutti gli effetti, Jace è al maniero solo per un periodo, in “punizione”.
Intorno a loro sono tratteggiati magistralmente decine di altri personaggi che ritroveremo via via negli altri libri della serie (che nonostante siano TUTTI autoconclusivi, ricordiamolo, e possano essere letti indipendentemente dagli altri, sono comunque tutti collegati tra loro). Inutile dire che ho trovato questa caratteristica, e tutte le caratterizzazioni così precise, una vera chicca da sommare alla storia di Jace e June.
Ma loro due sono stati una vera goduria. Angst certo, ma pur sempre un godimento.
I cuori sono giusti, le menti sono anche pronte, solo i tempi sono sbagliati. Troppo giovani entrambi, troppo dipendenti dal rispettivo ambiente per trovare il coraggio di combattere contro tutti e coalizzarsi insieme.
Passano così dieci anni ed ecco la magia.
“Perché se non concedi tutto te stesso, allora non è amore. È una bugia.”
Tanto June quanto Jace vogliono quel “tutto te stesso”, non si accontentano di una bugia, ma sono entrambi troppi testardi, troppo orgogliosi, troppo persi nel passato per concedersi l’un l’altro la possibilità di un confronto, di un vero dialogo. Perché quando si soffre troppo si diventa egoisti e si dà per scontato che l’altro non abbia “sentito” nulla.
Ma è stato davvero così?
“Domani torneremo a far finta di odiarci, perché così è più facile per entrambi, e questo momento rimarrà solo uno dei tanti ricordi. Forse il più bello.”
Una perla di romance del fraintendimento, che nasce young adult e diventa un contemporary, con una crescita di tutti i personaggi assolutamente ragionata e perfetta per ciascuno di loro.
Ma cosa sto ancora a dirvi? Sicuramente nessuno di voi si è perso questa magnifica lettura. E se leggerà queste quattro righe di commento concorderà con me che Valentina ha fatto un eccellente lavoro!
“Deve essere questo il suono della felicità: un sussurro che rimbomba all’infinito e riempie il vuoto. Due mani che ti toccano e un cuore solo che batte per due.”
Giudizio:
Sensualità:
Violenza:
Navillus