After Her di Naike Ror

Italia: 2022

Pagine: 401

Protagonisti: Beau & Penny

Genere: Contemporary Romance

Casa Editrice: Self Publishing

Data di Uscita: 12 novembre 2022

After Her di Naike Ror

Beau Backer Junior, per i tifosi Sweet B, non è lo stereotipato campione NFL che ci si aspetterebbe di incontrare; introverso, metà francese e con la passione per il pianoforte, è completamente concentrato sul lavoro. Trascorre le giornate altalenandosi tra gli allenamenti, lo studio degli avversari e la prova degli schemi d’attacco, e non ammette alcuna eccezione nella propria ferrea routine.

La dedizione al football lo ha portato a vincere trofei, ad abbattere record e a essere riconosciuto come il miglior wide receiver degli ultimi dieci anni. C’è però un ultimo traguardo che Beau vuole raggiungere: vincere un Super Bowl vestendo la maglia dei Baltimora Ravens, la squadra della sua città natale.

Penny Lewis è la tifosa numero uno dei Baltimora Ravens. Conosce le statistiche, segue le partite, è cresciuta in una famiglia che considera il football una religione e sopra il suo letto campeggia ancora la maglietta incorniciata di Joe Flacco. Sa che la fortuna l’ha baciata quando è riuscita ad avere un posto come aiuto-stilista nell’agenzia di moda che cura gli outfit della sua squadra del cuore. Ed è quindi dagli spogliatoi dei Ravens che si prepara a godersi una nuova stagione sportiva e una nuova avventura lavorativa quando i vertici della società annunciano un nuovo acquisto.

Però poi, tutto a un tratto, Penny torna ad avere tredici anni e a ricordare cosa significhi soffrire per amore, perché è Beau Backer Junior il giocatore appena tornato in città, anche se del ragazzino timido che le ha regalato il suo primo bacio mentre le stringeva la mano non è rimasto proprio niente.

Questo è uno di quei rari casi in cui non è il personaggio protagonista a termoregolare il mio indice di gradimento.

Ma andiamo con ordine.

Naike Ror è uno dei miei personali marchi preferiti, so cosa sto acquistando, so cosa sto per leggere, so già che mi piacerà, perché so come scrive e che costruirà una storia partendo da luoghi improbabili e con mezzi disastrati. I suoi protagonisti maschili sono sempre un po’ burberi, un po’ asociali, difficili da trattare e da amare ma con a) grande intelligenza, b) grande cuore.

D’altro canto le sue protagoniste femminili sono toste, in gamba, per niente disposte a fare gli asciuga pavimenti a maschilisti senza senso. Ergo il mio ragionamento si risolve sempre con: esce un nuovo libro della Ror? Lo compro e lo leggo. E così è stato anche stavolta, nonostante avessi già letto e amatissimo After Him (qui la recensione) e dunque la grande somiglianza della trama di After Her non mi avesse rapita fin da subito.

Eppure qui ci sono due elementi di grandissima novità, almeno per me: Beau Becker non è proprio uno di cui ci si possa innamorare. Proprio per niente, né prima né dopo la pulizia generale in vista del gran finale. Nella vita reale uno così te lo puoi sbattere volentieri, date le sue prestazioni e la sua prestanza, ma “fuori dal letto nessuna pietà”.

«Non me ne pentirò.»«Come fai a esserne certo?»
«Perché ci si pente di azioni verso persone che non hanno colpe, verso qualcuno che si ama…»

Seconda novità? Beau Becker è il bellissimo paravento dietro cui nascondere un argomento vecchio come il mondo ma molto attuale: quanto, o meglio fin dove si può perdonare uno che ti ama moltissimo ma nel modo sbagliato? Perché ragaz, Beau ama Penny, è insindacabile il fatto, ma l’amore cos’è? Cosa fa? Cosa soprattutto non farebbe mai e poi mai, nemmeno sotto tortura?

Beau probabilmente non conosce il detto che “parola detta e sasso tirato non tornano indietro”, ci sono azioni per le quali si può chiedere scusa ma che non saranno mai dimenticate.

Ed ecco dietro a questo paravento la storia nella storia, e la bravura della Ror. Perché raccontare una storia d’amore può anche non essere difficilissimo (anche se pure qui non sono troppo d’accordo), ma riscattare uno che si è scavato una fosse di me…lma e non lasciarcelo affogare senza troppo dolore, questo non è da tutti.

«Sai cos’è l’amore, Penelope? È egoismo.»
«E tu sei egoista.»
«Certo, perché c’è di mezzo l’amore. Io voglio solo che tu sia felice. Lo volevo quando ero un ragazzino, lo pretendo adesso che ho ventisei anni.»

Brava Naike. Ho apprezzato moltissimo questa storia, e soprattutto quel drago sputafuoco di Penny. Beau Becker, alias Sweet B e da me risoprannominato Stronz A molto meno ma… in fondo lui è un wide receiver e quindi è abituato a ricevere torti e offese, giusto? 😉

Giudizio:

Classificazione: 4 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Navillus

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