Alaska. Il ritorno di Brenda Novak

Titolo Originale: Blind Spot

Usa: 2019

Pagine: 384

Protagonisti:

Genere: Thriller

Casa Editrice: Giunti Editore

Data di Uscita: 14 ottobre 2020

Serie Evelyn Talbot #4

Alaska. Il ritorno di Brenda Novak

È estate in Alaska, la luce del sole illumina le bellezze di questa terra estrema fino a tarda sera. Adesso che Jasper, il ragazzo che l’ha ridotta in fin di vita quando aveva sedici anni, è finalmente in prigione a Hanover House, la dottoressa Evelyn Talbot può pensare al futuro: è incinta e sta per sposare il suo sergente, Benjamin Murphy, da tutti chiamato Amarok.

I due hanno appuntamento al Moosehead per fissare i dettagli della cerimonia, ma Evelyn non arriverà mai al locale. Qualcuno la rapisce, in pieno giorno, mentre sta tornando a casa. Le uniche tracce: una scarpa e la sua borsa. Nessuno ha visto niente, e non risponde al cellulare.

Evelyn si risveglia in una stanza fredda e buia, che scoprirà essere una cella frigorifera dotata di una brandina e un water. Deve fare qualcosa per salvare se stessa e la sua bambina, ma cosa? Tanti, troppi, sono gli psicopatici con cui è entrata in contatto tramite il suo lavoro. Chi può essere stato?

Brenda Novak ha creato qualcosa di davvero affascinante.

Quando si decide di scrivere una serie il cui protagonista è sempre lo stesso, può risultare difficile mantenere lo stesso livello di attrazione dei volumi precedenti. Spesso si cade nella versione annacquata della storia, oppure non si trovano abbastanza spunti per una svolta adrenalinica.

Il mio timore pre lettura era infatti quello di ritrovarmi a leggere un libro che non aveva più gli elementi che tanto avevano catturato la mia attenzione.

Jasper era stato catturato e rinchiuso ad Hanover House, Evelyn aveva accettato di sposare Amarok e con il suo peggior incubo dietro le sbarre, aveva iniziato a costruirsi una vita.

A parte studiare la mente di Jasper, che altra novità poteva tirare fuori dal cilindro la Novak?

Fortunatamente ancora una volta qualcosa di bello.

La storia riprende esattamente da dove si era interrotto il libro precedente. Mentre Evelyn è nel mezzo dei preparativi del suo matrimonio, qualcuno la rapisce.

Non ci sono messaggi, non ci sono indizi e le tracce non conducono da nessuna parte, ma Amarok, sergente e futuro sposo di Evelyn, è pronto a tutto pur di ritrovarla e salvare lei e la loro bambina dal pericolo. Ha inizio così una folle corsa contro il tempo in cui ho sentito tutta l’urgenza della situazione.

La vicenda è narrata da più punti di vista, compreso quelli dei personaggi secondari, e l’alternanza delle prospettive tra buoni e cattivi ha intensificato ancora di più la lettura.

Inoltre, abituata a vivere la dottoressa Talbot tra casa e Hanover House, tra una seduta di psicanalisi e l’altra, scoprire del rapimento ha modificato le mie aspettative.

Ricordiamoci che Evelyn era già stata rapita da ragazzina e il rischio di cadere nel doppione era alto.

La Novak è stata molto brava anche nello sviluppo caratteriale della protagonista. Non c’è più traccia della vittima di violenza che ha difficoltà a superare le proprie paure. L’idea di non essere più sola ma di dover salvare la vita della figlia che porta in grembo, dona ad Evelyn una forza senza eguali.

L’intraprendenza, la lucidità nell’attacco, la capacità di ragionare quando è ad un passo dall’impazzire hanno reso la lettura davvero interessante.

L’unico neo è la scelta del mandante. La storia regge, però uff, non si tratta certo di un cattivo eccitante…

In ogni caso un’altra bellissima lettura super consigliata.

Grazie Brenda, alla prossima!

Giudizio:

Classificazione: 4.5 su 5.

Sensualità:

Violenza:

Cherry.

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