Mille ragioni per sfuggirti di Penelope Douglas
Titolo Originale: Nightfall
Usa: 2020
Pagine: 621
Protagonisti: Will, Emory
Genere: Contemporary Romance,
Casa Editrice: Newton Compton
Data di Uscita: 29 dicembre 2020
Serie Devil’s Night #4
Mille ragioni per sfuggirti di Penelope Douglas
La chiamano Blackchurch. Una villa isolata, in un posto remoto e segreto dove i ricchi e i potenti mandano i figli indisciplinati a darsi una regolata lontano da occhi indiscreti.
Will Grayson è sempre stato un ribelle. Spericolato, selvaggio, non ha mai seguito alcuna regola. E la sua famiglia non intende più rovinare la propria reputazione a causa sua. Il fatto è che non è sempre stata colpa di Will…
Al liceo ci frequentavamo in segreto quando nessuno guardava, perché non si sapesse che mister Popolarità voleva davvero me, una piccola nerd silenziosa che gli piaceva tanto punzecchiare. Eppure sapeva anche essere affettuoso. E deciso a tenermi al sicuro. La verità è che ha ragione a odiarmi. È tutta colpa mia. I video. Gli arresti. È tutta colpa mia, e non mi pento di niente.
Non mi importa di essere rinchiuso. Ho imparato tanto tempo fa che se ti trattano come un animale, hai il permesso di comportarti come tale. Tanto nessuno mi ha mai visto in modo diverso. Il loro unico errore è quello di pensare che io agisca a caso. Posso starmene senza internet, TV, alcol, ragazze, ma uscirò da qui con qualcosa di molto più spaventoso per i miei nemici. Un piano. E un nuovo branco di lupi. Solo che non mi aspettavo che uno dei miei nemici venisse da me. Non so chi l’abbia fatta entrare, ma sento che si nasconde in questa casa. È qui.
Quando i cancelli della villa si chiudono e le porte della mia gabbia dorata si aprono, dandomi libero accesso alla casa per un mese, ripenso al fatto che a Blackchurch ci sono cinque problemi. E io sono solo uno di questi.
Alzi la mano chi non aspettava questo momento con grande trepidazione.
L’ultimo capitolo ha come protagonista indiscusso Will ed è la degna conclusione di una serie che mi ha rubato il cuore. Non ho mai nascosto il fatto che Damon fosse l’unico e indiscutibile amore mio beato angelico, e che Will fosse un grande interrogativo per la sottoscritta. Poco carattere, un sex appeal non molto visibile ai miei occhi.. insomma, meno intrigante ma in ogni caso parte fondamentale del gruppo.
Però devo dire che per metà libro mi sono assolutamente ricreduta! L’alternanza tra presente e passato, prima Thunder Bay e poi Blackchurch, è stata veramente molto interessante. L’aggiunta di altri quattro elementi galeotti, e della conseguente caccia alla topa, hanno reso molto appetitosa la lettura. Poi però il registro è cambiato e il mio umore si è conseguentemente modificato.
“Come quasi tutto il resto della sofferenza, anche se ti morde, resti in vita.”
Potrebbe trattarsi esclusivamente delle mie elevate aspettative, ma ho percepito alcune note stonate. È come se all’interno del volume conclusivo Penny avesse lottato con le unghie e con i denti per non terminare la storia. Infatti possiamo trovare due storie nella storia: la prima che ha a che fare con i nostri cavalieri e le loro donne, la seconda con i personaggi secondari della vicenda. Insomma, prima di arrivare all’epilogo e leggere le parole della Douglas, avrei volentieri tagliato almeno centocinquanta pagine del libro.
Poi ho compreso. Oltretutto penso che si sia lasciata andare un po’ troppo in alcune scene che potrebbero urtare la sensibilità del pubblico più moderato, ma che io ho ovviamente letto senza troppi svenimenti.
“Vivete il vostro amore, amate la vostra vita e scatenate l’inferno.”
Ci sono numerosi salti temporali e alternanza di punti di vista, molti personaggi e troppi giochi in ballo.
Però, nonostante le mie critiche, di una cosa posso essere certa: Penelope è riuscita a farmi apprezzare Will. Se prima pensavo fosse poco grintoso e semplicemente un party-boy, ora che è uomo e intrappolato a Blackchurch, ho percepito l’oscurità del personaggio, precedentemente etichettato come inutile farfallone. Impariamo a conoscere degli aspetti del suo carattere che non erano trapelati precedentemente, la determinazione e la pazienza che mette nella sua missione e la lotta interiore nei confronti di Emory, sia passata che presente, elementi che contribuiscono a costruire il personaggio. Insomma, resta sempre il più delicato dei cavalieri, ma leggere la sua storia è stata in ogni caso una piacevole esperienza.
Non si tratta certamente del suo miglior lavoro, ma in ogni caso una piacevolissima lettura e io mi porterò certamente nel cuore il tête-à-tête con Damon.
See you soon, Penny!
Giudizio:
Sensualità:
Violenza:
Cherry.